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L'impeachment di Cheney è imperativo

7 maggio 2007 – Nell'incontro di Washington trasmesso in diretta su internet il 1 maggio Lyndon LaRouche ha sostenuto che occorre provocare un capovolgimento a Washington come presupposto per un'alleanza degli USA con altre forze mondiali che esprimono un “potenziale rooseveltiano”.
A conclusione del suo discorso LaRouche ha affermato: “Occorre creare una nuova Washington prima del 2009. Il primo passo è liberarci di Cheney ... occorre cambiare il governo in maniera costituzionale, reagire all'emergenza con misure di emergenza che sono appropriate. E, cosa essenziale, occorre riconoscere che il sistema finanziario ... sta per esplodere, ora! Occorre dunque fare ciò che è ovvio: i governi debbono accordarsi per congelare il sistema bancario e sottoporre il sistema finanziario ad amministrazione controllata per effettuarne la riorganizzazione. Un processo di riorganizzazione inteso a salvare il credito nazionale e internazionale, mirante a varare grandi progetti capaci di ribaltare l'attuale tendenza al decadimento, e condividere con altre nazioni la gioia di partecipare di comune interesse allo sviluppo che garantisce la sicurezza a tutti, nelle generazioni a venire”.
Grazie all'azione catalitica del LYM, negli USA vengono compiuti passi sempre più decisi verso l'impeachment del vice presidente. Il 2 maggio i parlamentari del Missouri e dell'Illinois sono diventati i primi cofirmatari della risoluzione HR333 che chiede l'impeachment di Cheney, di cui è promotore il parlamentare dell'Ohio Dennis Kucinich. Inoltre la risoluzione per l'impeachment approvata dai democratici della California riscuote crescente attenzione nel mondo dell'informazione, con interviste sull'argomento ai rappresentanti di LaRouche Harry Schlanger e Quincy O'Neal. Inoltre il parlamentare della Pennsylvania John Murtha ha riferito che al suo ufficio arrivano telefonate della gente che chiede l'impeachment, dopo che lui ha ventilato tale possibilità nelle interviste a "Face the Nation" di CBS-TV ed alla National Public Radio il 30 aprile e il 1 maggio.
Il 2 maggio la Commissione Giustizia del Senato ha richiesto al Dipartimento di Giustizia tutte le e-mail inviate dall'ufficio di Karl Rove sul caso dei licenziamenti politici nelle procure USA. Ora ci si chiede se il presidente Bush cercherà di difendere quelle decisioni. Mirando al consigliere politico della Casa Bianca Karl Rove si cerca di colpire di sponda il vice presidente Cheney.

L'alleanza per la ripresa economica

Un rinnovo del governo di Washington, che passa per il defenestramento di Dick Cheney, dovrebbe avere come obiettivo immediato un'alleanza a quattro per rifondare il sistema monetario ed economico, ha spiegato LaRouche il 1 maggio. “Se si vuole che la civiltà continui ad esistere sul pianeta ciò che deve accadere, e subito, è che gli Stati Uniti ricerchino un accordo immediato con la Russia, la Cina e l'India e altri paesi per stabilire un nuovo sistema monetario internazionale su basi di emergenza. Un tale accordo deve fondarsi concettualmente sull'esperienza che portò il presidente Franklin Roosevelt a lanciare il sistema di Bretton Woods tra il 1944 e il 1945. Si tratta di uno sviluppo tanto possibile quanto necessario. La Russia ha già indicato più volte, per bocca del presidente Putin e di altri - ed io ho indagato a fondo questo tema - di essere interessata a cooperare con gli Stati Uniti (forse non con quei giullari che adesso sono in carica a Washington, alla Casa Bianca ed altrove) per stabilire un nuovo rapporto, diverso da quello attualmente esistente, per arrivare a negoziare un accordo tra Russia, Cina, India, Stati Uniti ed altre nazioni, per fondare un nuovo sistema monetario mondiale di emergenza, che nelle intenzioni sia modellato sull'accordo coordinato da Franklin Roosevelt tra il 1944 e il 1945 per il dopoguerra.
“Questa è l'unica opzione che l'umanità ha ora davanti. I tempi sono brevi. Non si può rimandare al 2009, o al 2008. E' l'opzione per il 2007 e occorre decidere subito perché l'intero sistema è disperatamente fallito”.

L'impeachment di Cheney

Nuove iniziative hanno fatto seguito alla richiesta di impeachment avanzata dal parlamentare Dennis Kucinich e alla risoluzione alla Convention democratica californiana catalizzata dal movimento giovanile di LaRouche. Al Center for American Progress a Washington lo scorso 30 aprile le malefatte di Cheney sono state denunciate come motivo sufficiente per un impeachment, a cominciare dal fatto che è lui il primo promotore dell'idea secondo cui il Presidente sarebbe al di sopra della legge e quindi può violarla a sua discrezione.
Morton Halperin, che negli anni Settanta fu vittima delle intercettazioni telefoniche di Kissinger e Nixon, ha sollevato quest'ultimo punto, ricordando come il vice presidente si espresse chiaramente al proposito in un rapporto sull'Iran-Contra del 1987 (vedi oltre). Halperin ha accusato Cheney di non aver fatto altro, da allora, che cercare l'occasione propizia per applicare tale nozione e di averla trovata nei fatti dell'11 settembre 2001.
Frederick A.O. Schwartz Jr., avvocato di Wall Street, è stato il primo legale della Commissione Church che a metà degli anni Settanta indagò sulle attività di spionaggio ed è autore del libro “Unchecked and Unbalanced: Presidential Power in a Time of Terror” (Incontrollato e sbilanciato: il potere presidenziale nell'epoca del terrorismo). Nel suo intervento Schwartz ha presentato la pagina del suo libro che descrive Cheney come il promotore dell'idea dei poteri incontrollati del presidente da molto prima dell'11 settembre. Il libro cita infatti il rapporto sull'Iran-Contra che Cheney presentò ufficialmente come portavoce del gruppo repubblicano al Congresso, dove si legge: “Il Capo dell'Esecutivo si sentirà in alcune occasioni obbligato ad esercitare nozioni di prerogative monarchiche che gli consentiranno di spingersi oltre la legge”. Durante l'affare Iran-Contra, ha continuato Schwartz, Cheney e il suo avvocato David Addington sostennero che era ammissibile mentire al Congresso se tali menzogne erano utili a proteggere i segreti del Presidente. Schwartz ha notato che la lezione che Cheney ha tratto dal Watergate e dal Vietnam è che ci dev'essere minore supervisione da parte del Congresso e che le competenze del legislativo vanno ridimensionate.
Rispondendo ad una domanda dell'EIR sulla questione dell'impeachment, Schwartz ha prontamente ammesso che sia Cheney che Bush si sono macchiati di misfatti passibili di impeachment, ma che questo non è l'argomento del suo nuovo libro. “Noi esponiamo i fatti da cui si desume che essi hanno commesso misfatti da impeachment, com'è effettivamente accaduto”, ha affermato.

Impeachment: la Louisiana vota per la risoluzione di Kucinich

Il 28 aprile il comitato centrale del partito democratico dello stato della Louisiana ha approvato la risoluzione del parlamentare Kucinich per aprire una procedura di impeachment sul conto del vice presidente Dick Cheney. La risoluzione è stata presentata da Fred Huenefeld ed approvata dall'organismo democratico che conta 400 esponenti.


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