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La Banca del Sud spodesta il FMI e la Banca Mondiale

7 maggio 2007 – Il 3 maggio si sono incontrati a Quito in Ecuador i ministri delle Finanze di sei paesi dell'America Latina per concordare la costituzione di una Banca del Sud, un nuovo istituto indipendente che ha lo scopo di finanziare i grandi progetti di sviluppo regionali.
Il documento di fondazione sarà sottoscritto dai ministri di Argentina, Bolivia, Brasile, Ecuador, Paraguay e Venezuela alla fine di giugno.
Lyndon LaRouche ha rilasciato una dichiarazione di sostegno all'iniziativa che è stata diffusa dalla radio ecuadoregna e dalla stampa venezuelana. Il 3 maggio il collaboratore di LaRouche Dennis Small è stato intervistato dalla radio di Quito.
In apertura dei lavori il presidente dell'Ecuador Rafael Correa ha sottolineato l'urgenza di creare istituzioni capaci di contrastare il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale. Occorre creare due istituzioni finanziarie regionali, ha spiegato, una Banca del Sud e un Fondo del Sud, “come risposta politica al FMI e ai suoi disastri nel terzo mondo. Negli ultimi anni il FMI è semplicemente diventato il gendarme dei creditori della regione”.
Secondo la sua proposta la banca dovrebbe occuparsi di finanziare i progetti di sviluppo, in particolare nei settori dell'energia e delle comunicazioni, proponendosi come alternativa regionale alla Banca Mondiale “che è stata pervertita alla logica del mercato e che è inoltre una delle istituzioni del consenso di Washington e del neoliberismo che hanno provocato un disastro nella nostra regione”. Il Fondo del Sud dovrebbe invece “vigilare sulle nostre riserve” e soccorrere quelle nazioni colpite da disastri finanziari, ha affermato Correa. Egli ha aggiunto: “Non possiamo continuare ... in questa situazione assurda in cui da una parte ci sono imposte condizioni in cambio di una manciata di pesos, o di qualche dollaro, mentre dall'altra parte la regione trasferisce più di 200 miliardi di dollari al primo mondo”.
In precedenza, il 19 aprile, il nuovo rappresentante brasiliano presso il FMI, Paolo Nogueira Batista, aveva prospettato, in un articolo sulla Folha de Sao Paulo, la costituzione di due nuove istituzioni, una banca ed un fondo, per assolvere ad un'altra funzione, quella di appianare le differenze tra i diversi governi della regione nelle loro strategie di contrapporsi o sfidare i poteri forti della finanza mondiale. L'approccio di Correa esige invece di più, come spiega il suo sito web: “Correa ha aggiunto che quando si parla della Banca del Sud non ci si riferisce soltanto alla creazione di una nuova istituzione finanziaria ma piuttosto si intende la creazione di una nuova architettura finanziaria fondata sulla logica della cooperazione e dello sviluppo e non sulla logica del mercato e della competizione, come fanno Banca Mondiale e FMI”.


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