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Appello agli USA dei paesi aderenti allo SCO

20 agosto 2007 – I presidenti dei sei paesi che compongono l'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) hanno seguito, il 17 agosto, la conclusione delle prime manovre militari congiunte che i sei hanno condotto a Chelyabinsk, negli Urali. Il giorno prima i leader di Cina, Russia, Kazakistan, Kirgizistan, Tazikistan e Uzbekistan avevano partecipato all'incontro annuale dello SCO svoltosi a Bishkek nel Kirgizistan. In tale occasione i sei presidenti si sono dichiarati responsabili della stabilità e sicurezza dell'Eurasia ed in tale prospettiva hanno sottoscritto un trattato di amicizia.
Lungi dal presentarsi come “un nuovo patto di Varsavia” o una “alleanza anti-NATO”, le nazioni dello SCO hanno rivolto agli Stati Uniti la richiesta di un impegno a ricercare comunemente una soluzione delle crisi nei paesi vicini ai loro confini, che vanno dall'Afghanistan all'Iraq, dall'Iran alla penisola coreana.
Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che “La Russia, come gli altri paesi dello SCO, favorisce il rafforzamento di un sistema internazionale multipolare che garantisca pari sicurezza e possibilità di sviluppo a tutti i paesi. Ogni tentativo di trovare soluzioni unilaterali a problemi globali e regionali non ha futuro”.
All'incontro di Bishkek erano presenti, in qualità di osservatori, anche i presidenti dell'Iran e della Mongolia, il ministro degli esteri del Pakistan e il ministro del Petrolio indiano.
Originariamente fondato per affrontare i problemi di sicurezza derivanti dallo sfascio dell'Unione Sovietica, lo SCO si occupa oggi di promuovere la cooperazione economica, in particolare nei trasporti e nell'energia. Nella Dichiarazione di Bishkek, sottoscritta in questa occasione, si afferma: “Garantire la stabilità dell'economia mondiale, diminuire la povertà, sicurezza per l'energia e l'informazione, proteggere la popolazione e i territori degli stati aderenti allo SCO da situazioni di emergenza, naturali o provocate dall'uomo, non possono essere esclusi dai problemi di sicurezza globale”.
Alla conferenza di Sishkek è stato dato molto rilievo al disastro afghano. Il presidente kirgizo Kurmanbek Bakiev ha affermato che “lo SCO ritiene molto importante stabilizzare al più presto e completamente la situazione in Afghanistan dalla quale derivano, come in passato, influenze negative per la sicurezza della regione”. Putin ha proposto l'istituzione di “fasce di sicurezza anti-droga attorno all'Afghanistan che potrebbero essere rafforzate da fasce di sicurezza finanziaria sotto la supervisione degli addetti al monitoraggio dello SCO”. Egli ha inoltre invitato i ministri degli Esteri dei paesi del patto ad indire una conferenza internazionale per aiutare l'Afghanistan. Le recenti manovre militari negli Urali sono state concepite per affrontare il tipo di guerra asimmetrica che oggi si combatte in Afghanistan e Iraq, in cui i terroristi prendono possesso di intere cittadine; esse però presumono che al contempo si applichino le necessarie misure economiche e finanziarie per garantire la pace.
Il 17 agosto il presidente kazako Nursultan Nazarbayev ha presentato la proposta di una “agenzia SCO per l'energia” preposta allo sviluppo di un mercato uniforme e coordinato del gas e del petrolio nell'intera regione dei paesi aderenti al patto, che dispono già di un sistema internazionale di oleo/gasdotti. Altri accordi sottoscritti riguardano la cooperazione per i trasporti e per la cooperazione finanziaria.
Il primo vice ministro degli Esteri russo Andrei Denisov ha dichiarato a Vremya Novosti, che lo SCO si concentra su questioni economiche ed in particolare su progetti concreti da realizzare. Nell'intervista, pubblicata il 16 agosto, Denisov aggiunge che “trattandosi di un'organizzazione giovane lo SCO non istituzionalizza la cooperazione economica ma raccoglie interessi economici e cerca progetti economici concreti, come quelli dell'energia e dei trasporti. Lo SCO è stato istituito per risolvere questioni di sicurezza e di stabilità e promuovere la pace nella regione. Ma è naturale che nessuno può e vuole sottrarsi alla dimensione economica di questa realtà”, aggiungendo che ci sono tutti i prerequisiti e gli interessi comuni per sviluppare una cooperazione regionale molto proficua.
Denisov ha aggiunto che l'iniziativa di Putin per la creazione di centri internazionali di arricchimento di combustibile nucleare “sarà promossa su basi bilaterali e trilaterali in questa fase”, sulla base della cooperazione SCO. “Naturalmente in questi progetti vediamo un interesse oggettivo. Nella regione ci sono produttori di uranio interessati alla cooperazione internazionale. Questo campo, così come quello delle nanotecnologie, è molto promettente” ha affermato Denisov.


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