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Un portavoce dell'Impero Britannico avverte Gordon Brown: “Nessuna misura alla FDR”

18 settembre 2007 (MoviSol) - È meglio - minaccia James Harding, il redattore economico del quotidiano londinese Times - che il primo ministro britannico Gordon Brown non imiti Franklin Roosevelt e non si faccia tentare nell'usare il Tesoro britannico per garantire i depositi bancari della popolazione britannica. Harding, in un commento pubblicato oggi, sostiene che il Cancelliere dello Scacchiere Alistair Darling, nell'offrire ai clienti della banca Northern Rock una "garanzia governativa" per i loro depositi, avrebbe innescato la "nazionalizzazione strisciante" della banca stessa, il che sarebbe una "umiliazione per il sistema bancario britannico e per il governo laburista". Harding ha concluso dicendo che "Gordon Brown ha sempre rispettato Franklin D. Roosevelt, il presidente che disse agli Americani 'la sola cosa di cui avere paura è la paura stessa', e procedette ad rassicurarli sul futuro dei loro depositi bancari impegnando il Governo. Per quanto sia forte la sua ammirazione per FDR, riteniamo sicuro che il Sig. Brown non voglia emularlo mentre governa, o sbagliamo?"

Qualcosa di grosso bolle in pentola, poiché la mossa di Darling significa che ad essere impegnato è il governo, e non la Banca d'Inghilterra, nel comunicare "un impegno inequivocabile ed esplicito" nei confronti dei correntisti della Northern Rock, dopo che la proposta di salvataggio venuta dalla Banca d'Inghilterra non ha che aggravato la situazione. Harding si lamenta che "Dopo un decennio di infatuazione per l'intraprendenza privata e il mercato libero, ora i Nuovi Laburisti ritornano ad essere il partito della nazionalizzazione." Altri tre grandi istituti di credito britannici potrebbero presto seguire le orme di Northern Rock: Alliance & Leicester e Bradford & Bingley, le cui azioni ieri hanno peso il 15% di valore, e Paragon, le cui azioni hanno perso il 60% dal marzo scorso.

In Inghilterra cresce la richiesta popolare per un intervento governativo a salvaguardia dei risparmi e i depositi dei sudditi. Oggi l'Autorità sui Servizi Finanziarii, nella persona del suo presidente Hector Sants, ha fatto sapere alla BBC che le garanzie sui depositi bancari sono assolutamente inadeguate e dovrebbero essere riviste. Sants ha chiarito come lo "Schema di Compensazione dei Servizi Finanziarii" sostenuto dalle banche abbia "delle limitazioni", e abbia contribuito al fallimento della banca. A ciò si aggiunge che i rappresentanti della categoria dei dipendenti che hanno perso la pensione nel momento in cui la loro azienda è andata in bancarotta, hanno richiesto un intervento compensatorio del governo [fonte del Guardian]. Il governo aveva rassicurato gli impiegati, promettendo una legge di protezione delle pensioni, ma nel corso dell'ultimo decennio milioni di sterline dei fondi pensionistici privati sono evaporati. Un Fondo di Protezione delle Pensioni è stato istituito soltanto nell'aprile 2005.

Nel frattempo, la bolla immobiliare britannica trema e minaccia di implodere. L'economista capo dell'Istituzione Reale dei Supervisori Autorizzati, Simon Rubinsohn, ha detto che c'è una probabilità del 10% che si realizzi un crollo dei prezzi degli immobili come quello degli anni '90. Nei primi anni novanta, infatti, i prezzi scesero repentinamente di almeno il 35%, e quasi 150000 abitazioni ritornarono alle banche, negli anni 1991 e 1992.


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