Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

 

 

11a Commissione permanente (Lavoro, previdenza sociale)

Audizione informale con il Presidente Tiziano Treu

Giovedì 20 settembre 2007, ore 14.30

Lyndon LaRouche: mi è stato chiesto di riferire la mia esperienza nel difendere negli Stati Uniti la legge sulla previdenza sociale voluta dal Presidente Franklin Delano Roosevelt, e con essa la Costituzione americana. C'è stato infatti un tentativo di privatizzare la “Social Security”, con una campagna internazionale per saccheggiare la previdenza sociale affidandola agli hedge funds, che è coinciso con la grave crisi del settore dell'auto negli Stati Uniti. Dopo le elezioni del 2004, ho proposto che prendessimo misure immediate per difendere la Social Security, sapendo che sarebbe stata presa di mira dall'amministrazione Bush, e infatti così è stato. A seguito del mio intervento, numerosi leader del Partito Democratico hanno organizzato una campagna per difendere la Social Security. Nel 2004 in effetti abbiamo fatto due campagne. La prima, iniziata alla fine di novembre del 2004, era per difendere la previdenza sociale in quanto tale.
Il nostro modo di procedere sulla Social Security era costituzionale. Sulla base del preambolo della Costituzione federale, che prevede il principio del “general welfare”, il bene comune, era nostro compito difendere la legge sulla Social Security adottata inizialmente dal Presidente Franklin Roosevelt. Siamo riusciti a difenderla. Ma abbiamo assistito all'inizio di una campagna internazionale per eliminare o distruggere i sistemi di previdenza sociale esistenti, non soltanto negli Stati Uniti, ma anche quelli sviluppati in Europa sotto l'influsso degli Stati Uniti.
L'intenzione di Bush era di distruggere l'idea della previdenza sociale ripudiando e saccheggiando gli obblighi del governo federale, cancellandoli. Questo tentativo l'abbiamo fermato.
Nello stesso periodo, a partire da febbraio, è iniziato il tentativo di chiudere l'industria dell'auto e di privare i lavoratori dell'auto delle loro pensioni, privatizzandole, o mettendo fine al sistema pensionistico nel settore privato, così come in quello pubblico.
Abbiamo perso questa battaglia perché, all'interno del Partito Democratico, c'era una destra alleata al banchiere Felix Rohatyn, ed alla destra repubblicana, che ha impedito quello che avevamo proposto. Avevo proposto che il governo federale acquisisse parti dell'industria automobilistica in crisi e la riconvertisse per risolvere altri problemi, come la costruzione di ponti, sistemici idrici, opere pubbliche, progetti ad alta tecnologia. Questa seconda battaglia l'abbiamo persa.
L'abbiamo persa all'inizio del 2006, perché larga parte del Partito Democratico ha capitolato di fronte a questa forza di destra all'interno del partito, che ruota intorno a personaggi come il finanziere Felix Rohatyn.
Perseguiamo ancora la stessa politica. Ora siamo arrivati al punto in cui tutto il sistema finanziario sta crollando. A partire dal luglio di quest'anno è scoppiata una crisi generale del sistema finanziario e monetario internazionale. Quindi siamo intervenuti in due modi. Siamo intervenuti innanzitutto sulla crisi dei mutui. Milioni di americani rischiano il pignoramento della loro casa, pignoramenti di massa. Se lo permetteremo, avremo il caos sociale, negli Stati Uniti ma anche in Europa.
Per me c'è una sola soluzione a questa crisi dei mutui ad alto rischio. Ho parlato con alcuni leader democratici, in privato, ed ho steso la mia proposta: un disegno di legge di emergenza che prevede la sospensione immediata di tutti i pignoramenti e una riorganizzazione dei mutui. Prima di tutto bisogna sospendere i pignoramenti. I proprietari di case che hanno un mutuo da pagare pagheranno una cifra mensile stabilita alla banca con cui hanno il mutuo, ma terranno la casa. Risolveremo la faccenda in seguito.
La seconda misura del mio disegno di legge punta a difendere le banche.
Ora, la questione negli Stati Uniti, così come in Europa, è: dobbiamo pagare gli hedge funds? Dobbiamo rifinanziare gli hedge funds? Salvare gli hedge funds? La mia politica è: non facciamo niente per gli hedge funds. Dobbiamo proteggere le banche regolari, ovvero le banche riconosciute dal governo federale o dal governo dello stato (chartered banks), normali banche legittime da cui dipende la comunità.
Lo scopo del disegno di legge che ho proposto al Congresso USA, e per il quale stiamo organizzando sostegno politico a livello federale e statale, è di conferire al governatore dello Stato e agli enti federali i poteri per attuare la legge a livello dei vari stati. Garantire che non ci siano pignoramenti, assicurarsi che le banche godano della protezione federale durante il periodo di riorganizzazione dei mutui. Quindi procedere con la riorganizzazione, perchè sappiamo tutti che cosa è in gioco. Sta crollando il sistema.
Non è un problema temporaneo che si possa risolvere con dei pannicelli caldi. E' un crollo permanente del sistema finanziario. E' la Germania di Weimar del 1923, su scala globale. Quindi, i governi dovranno intervenire facendo ricorso ai poteri esecutivi per riorganizzare il sistema montetario, finanziario e bancario, e fornire protezione per evitare il caos sociale e assicurare i diritti umani.
Il mio approccio su questo è costituzionale, è la difesa del principio del “general welfare” che stabilisce che tutti i governi civili hanno la responsabilità primaria di agire in difesa del bene comune delle loro popolazioni, sia la popolazione vivente che quella futura. E quindi hanno il diritto supremo, e l'autorità suprema, di agire, perché hanno la responsabilità e l'autorità suprema conferita loro dal principio del bene comune sancito dalla Costituzione, nel nostro caso dalla Costituzione amearicana, che deriva dal Trattato di Westfalia, la pace di Westfalia. La preoccupazione dell'individuo e della società per l'altro. Questo è il nostro programma in essenza.

Domanda: Può dirmi se il suo disegno di legge sulla crisi dei mutui è già in discussione?

LaRouche: Sì, è in discussione. Negli Stati Uniti è' in corso una battaglia sul mio disegno di legge.

Domanda:
E' in discussione al Parlamento?

LaRouche: Sì, ma la base di sostegno viene dagli stati, non dal Congresso federale. Il Congresso è più debole. L'unico modo per far passare il ddl al Congresso è far sì che lo adottino prima i parlamenti degli stati.

Domanda: Può spiegarmi meglio come vede questo processo che ha paragonato a Weimar? E' un'affermazione molto drastica.

LaRouche: L'esposizione, il debito in denaro fittizio, che caratterizza gli hedge funds, è così vasta che non c'è alcun modo di riorganizzarla con un procedimento di bancarotta ordinata. Il problema è troppo acuto. E' iniziato nel 1987, col primo crac finanziario negli Stati Uniti. Da allora, sotto il governatore della Federal Reserve Greenspan, e altri in Europa, questa bolla speculativa è peggiorata. E si è imposta la tendenza a rifinanziare la speculazione stampando carta moneta, esattamente come nella Germania dopo la prima guerra mondiale, quando la Germania non era in grado di pagare le riparazioni di guerra. Quindi stampava carta moneta. Poi, nel luglio del 1923, il tasso di aumento della carta moneta era diventato così alto che ci fu l'iperinflazione. Oggi siamo in un processo simile su scala globale. Non soltanto negli Stati Uniti e in Europa. Probabilmente non in Russia a questo punto, ma in Cina sì. Perché l'economia cinese si basa sul dollaro. Anche l'economia indiana si basa sul dollaro, benchè meno di quella cinese. Quindi la crisi si estenderà all'Europa, agli Stati Uniti ed al resto del mondo. Per via della deregulation e della globalizzazione, abbiamo trasferito la produzione nei paesi poveri, e il consumo nei paesi relativamente più ricchi.
Quindi, un crollo del mercato di consumo in Europa occidentale e centrale e nel Nord America produce un crollo della produzione in paesi come la Cina e via dicendo.
E' una crisi globale, non locale, e la questione è: i governi saranno capaci di riconoscere che c'è una soluzione, ma che la soluzione significa affrontare di petto i poteri finanziari associati agli hedge funds? E' una battaglia tra l'interesse nazionale di ciascun paese e l'interesse degli hedge funds e di altri interessi finanziari.
Sarà una battaglia dura. E possiamo star certi che nei prossimi mesi ci troveremo ad affrontare condizioni come quelle della Germania di Weimar.

Domanda: Ma ancora non ci sono segnali di iperinflazione…

LaRouche: Secondo me il vero problema è politico, è che ci sono due modi di far politica. Il primo è la politica della disperazione. Non funziona, o funziona nel modo sbagliato. L'altro è la politica delle opportunità, in cui possiamo mobilitare la gente su alternative positive, per ottenere una risposta più sana e soddisfacente, di quanto si mobilita la gente intorno alla disperazione. Si cambia argomento, dalla disperazione all'ottimismo, alla possibilità di ricostruire. Ritengo che questa sia l'unica possibilità a livello globale.
Perché, che cosa potete dire, come governo? Che cosa potete dire alla popolazione di qualsiasi nazione, quando sta venendo giù tutto il sistema? In che consiste la politica in condizioni simili? Tagliarsi la gola a vicenda? Oppure, potete dire: c'è una soluzione al problema. Possiamo fare qualcosa. Possiamo risolvere tutti questi problemi. Possiamo adottare un impegno serio a risolverli. Magari non li risolveremo tutti, ma almeno abbiamo assunto un impegno. E il singolo cittadino, in una cittadina di provincia, che si preoccupa per i propri figli e nipoti, saprà di dover affrontare un periodo difficile, ma che almeno il governo ha assunto un impegno per risolvere il problema.

Domanda: Lei sa che in Europa c'è un approccio favorevole all'intervento dello Stato su questioni come la previdenza sociale, più che da voi, e c'è anche l'idea che lo stato debba intervenire in una crisi sociale. Il problema è fino a che punto debba intervenire, e quale sia la gravità della crisi. La sua analisi sembra pessimistica.

LaRouche: Non sono pessimista, sono realista. L'errore che commettono quasi tutti i governi, e le loro fonti statistiche, è che pensano in termini cartesiani. Pensano in termini statistici e meccanici al collegamento tra presente e futuro. Non capiscono che l'economia reale si basa su condizioni limite. Non è uno spazio vuoto, ci avviciniamo a una condizione limite. E quando ci si avvicina a una condizione limite, avviene un cambiamento qualitativo.
Sta accadendo adesso: abbiamo raggiunto una condizione limite. La condizione, che ha causato il problema va avanti da molto tempo. E' iniziata essenzialmente nel 1971. In un certo senso, è iniziata con la guerra nel Vietnam. Ma è andata peggiorando sempre più raggiungendo il punto limite. I miei pronostici non si basano su proiezioni statistiche, ma su condizioni limite. Si giunge al punto limite, e man mano che ci si avvicina, si registra un'accelerazione della crisi, quella a cui assistiamo oggi.
Baso le mie proiezioni sul tasso di accelerazione del problema, man mano che ci si avvicina alla condizione limite. E il mio punto di vista è che da decenni non facciamo che rinviare la soluzione al problema. Avremmo dovuto vedere la crisi arrivare negli anni Settanta. Abbiamo preso le decisioni sbagliate, negli Stati Uniti e internazionalmente. Avremmo dovuto vederla arrivare negli anni Novanta. I governi si sono rifiutati di vederla. Ora siamo al punto limite, e il punto limite viene a grandi passi verso di noi.

Domanda: Deve convincere le persone intorno a lei di questo.

LaRouche: Sì, negli Stati Uniti c'è un vasto sostegno alla mia proposta. La mia funzione negli Stati Uniti è molto maggiore di quanto non traspaia dalla stampa. Il sostegno proviene da ambienti influenti negli Stati Uniti: istituzioni, ambienti politici ad alto livello, con cui collaboro su basi regolari, costantemente. Il problema è che l'opinione pubblica, almeno del 20% di popolazione a reddito più alto, è controllata dai mass media. E riscontro lo stesso problema che ho visto oggi qui al Senato, durante le votazioni sulla RAI, i mass media….
C'è un 80% di popolazione a reddito inferiore che invece comincia a rinunciare all'idea di essere governata. Protesta, ma non ha fiducia nella propria capacità di imporre cambiamenti positivi. Il problema è come indurre questa massa di persone a pensare ottimisticamente alla possibilità di migliorare la propria condizione. Costoro pensano: sono disperato, ho bisogno di qualcosa subito, oggi. Non pensano con lungimiranza. Perché non hanno più fiducia in nessuno e in un programma a lungo termine. Il problema della politica è come convincere la propria base che si ha un impegno serio per il futuro. Perché la gente non ha più fiducia nei partiti.

Domanda:
Su questo sono d'accordo.

LaRouche:
Non ha fiducia nei partiti perché vede che rinunciano a difenderla. Sono interessati al potere, ma non a far qualcosa per la gente. Oppure fanno qualcosa di piccolo nell'immediato, ma non per il futuro.

Domanda: Che cosa si può fare in questi casi?

LaRouche:
Occorre trasformare i partiti, ed è quanto stiamo facendo negli Stati Uniti. Ad esempio, la nostra base è principalmente nelle comunità. Nei partiti locali, come anche in quelli nazionali. Abbiamo amici importanti a livello nazionale. Ma non agiscono. Ci ascoltano, ma non si muovono. Qualche volta si muovono, qualche volta no. Ma quando si va nelle comunità, si è più vicini a quella maggioranza della popolazione a reddito inferiore, e si ottengono reazioni più forti. E il nostro approccio nella politica nazionale è far sì che le comunità locali prendano a calci nel sedere coloro che ricoprono posizioni più alte. Funziona. E' un sistema di cui mi fido. Mobilitare la gente. Se si convince che sia importante, si mobiliterà.

Domanda:
In quali stati opera?

LaRouche: Tutti.

Domanda: Bè, vivrà in qualche stato.

LaRouche: Vivo in Virginia, vicino a Washington. Ma il mio movimento opera in tutti gli stati, soprattutto in California, Texas, Massachusetts, Pennsylvania e via dicendo. In linea di principio operiamo in tutti gli stati, e abbiamo organizzazioni in tutti gli stati. Ma la nostra base è una base di massa. Di solito chi reagisce meglio alle nostre proposte sono i leader intermedi, come sindacalisti, politici locali, talvolta anche politici a livello nazionale, certi gruppi di interesse. Vengono da noi per avere consigli.

Domanda: Avremo bisogno di documentazione. Come lei sa, abbiamo una crisi dei mutui anche in Italia. Non ci preoccupiamo degli hedge funds. Quindi ci sarà utile della documentazione sul suo disegno di legge e sulla sua analisi della crisi.

LaRouche: Ve la faremo avere. Il mio obiettivo in questo momento è promuovere la cooperazione tra Russia e Stati Uniti. E' uno sforzo in corso. A Londra non piace che Stati Uniti e Russia collaborino, perché ridurrebbe l'influsso britannico. Ma i negoziati sono in corso. Soprattutto dal marzo di quest'anno. E' coinvolto Kissinger. E' coinvolto il Presidente Clinton e via dicendo. Sono coinvolti altri. E' uno sforzo importante. Il vertice delle aragoste a Kennebunkport (tra Bush e Putin) è stato molto importante. L'obiettivo è far si che Stati Uniti, Russia, Cina e India cooperino per sostenere certe riforme internazionali urgenti, tra cui progetti ad alta tecnologia. Il nostro punto di vista, il mio punto di vista in particolare, è che mettendo insieme queste nazioni potremo affrontare anche la crisi in Medio Oriente e nel sud-ovest asiatico, che non sappiamo come risolvere oggi. Non possiamo trovare una soluzione regionale. Due o tre anni fa potevamo ancora, oggi non più.
Tuttavia, se le tre grandi potenze si mettono d'accordo a risolvere il problema, potrà intervenire anche il resto del mondo e riusciremo a risolverlo. Abbiamo molti altri problemi che potremo risolvere solo con un blocco di quattro potenze, con un impegno di base, in cui si inseriscano anche altre nazioni. Ritengo che solo così potrà tornare a funzionare l'Europa. L'Europa deve liberarsi dalla morsa di Maastricht e del patto di stabilità.

Domanda: Che mi dice dei fondi pensione negli Stati Uniti? Sono sicuri?

LaRouche: Non sono sicuri, dobbiamo proteggerli. E' necessario un sistema pensionistico che funzioni. Non si può avere la destituzione. La destituzione non è possibile alle condizioni attuali, ovvero di un'economia fisica che crolla, di un sistema sanitario che non funziona.

Domanda: Da noi il sistema sanitario è pubblico ma i fondi pensione sono privati.

LaRouche: Sono convinto che in questa situazione tocchi al governo garantire le pensioni. La gente deve avere fiducia che le pensioni e la sanità siano garantite. Altrimenti non ci sarà più un governo democratico.


[inizio pagina]

MoviSol.org

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

Newsletter

Il CD di Solidarietà

© Copyright

MoviSol.org

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà