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Il transrapid e il ponte terrestre eurasiatico

1 ottobre 2007 – Il 25 settembre il governo della Baviera, le ferrovie tedesche e il consorzio Transrapid hanno finalmente firmato il contratto per realizzare la prima linea commerciale tedesca del treno a levitazione magnetica, che collegherà Monaco di Baviera al suo aeroporto, riducendo i tempi di trasporto da 30 a 10 minuti. La tratta è di soli 37 chilometri ma rappresenta una “testa di ponte” dalla quale la tecnologia moderna dovrebbe essere lanciata in tutta Europa. Originariamente sviluppato in Germania, sul Transrapid calò subito il veto dei verdi e delle correnti oscurantiste in ogni partito. Di conseguenza, a tutt'oggi l'unica tratta a levitazione magnetica esistente è quella che collega Shanghai al suo aeroporto, una linea Transrapid realizzata dai tedeschi.
Da anni ormai il Movimento Solidarietà tedesco Bueso, presieduto da Helga Zepp-LaRouche fa campagna a favore di questa tecnologia come struttura portante del programma del ponte di sviluppo eurasiatico. Solo dieci giorni prima dell'annuncio di Monaco, se ne era discusso alla conferenza internazionale dello Schiller Institut, intitolata "Il ponte eurasiatico diventa realtà".
Questo ruolo del BueSo è stato riconosciuto il 26 settembre dall'emittente televisiva N24 in un articolo apparso sul suo sito web, intitolato "Nicht kleckern, sondern klotzen", come per dire non cincischiamo ma facciamo sul serio. Pur dando spazio alla menzogna secondo cui il Transrapid presenta costi elevati, l'articolo nota che c'è chi vuole realizzare con questa tecnologia una rete europea o persino una rete eurasiatica. L'articolo menziona Christian Wulff, governatore della Bassa Sassonia, che “vuole una linea maglev dal Baltico attraverso la Polonia, la Germania, e l'Olanda fino a Parigi che sia pronta entro il 2050”, e passa poi a notare: “Ma cos'è l'Europa? Ci sono molti altri progetti prestigiosi. Da molti anni ormai il Buergerrechtsbewegung Solidaritaet (BueSo) fa campagna per un nuovo 'ponte terrestre eurasiatico'. Il Transrapid deve attraversare l'Asia settentrionale, centrale e meridionale fino all'Estremo Oriente, creando un collegamento con Giappone, Corea, Cina, India e Indocina. Stoiber e Wolff, non cincischiate ma fate sul serio!”.
Il progetto di Monaco dovrebbe costare 1,85 miliardi di euro, per la metà sborsati dal governo federale. Mentre si fa tanto baccano sui “costi esorbitanti”, a nessuno è venuto in mente di mettere tale spesa in rapporto a quelle sostenute nelle ultime settimane per salvare gli hedge funds e le banche dalle loro speculazioni, o alle ricadute a lungo termine del progetto.


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