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Terza guerra mondiale o nuovo ordine economico?

22 ottobre 2007 – In un articolo del 19 ottobre la presidente del Movimento Solidarietà tedesco Helga Zepp-LaRouche analizza la situazione mondiale in questi termini: “Quando il Presidente Bush parla di Terza Guerra Mondiale, trattando il tema del programma nucleare iraniano, il mondo intero farebbe bene a svegliarsi. Il pericolo di una guerra mondiale infatti esiste, ma non certo perché gli iraniani possono riuscire a costruirsi un'arma nucleare. Il governo russo ha già sottolineato di non avere alcuna indicazione dello sviluppo di armi nucleari in Iran, e su questo argomento è ben informato perché l'impianto del nucleare civile di Bushehr è stato realizzato da ingegneri russi. Anche i servizi segreti USA sono giunti alla conclusione, riportata nella National Intelligence Estimate, che da un punto di vista strettamente tecnico l'Iran avrebbe comunque bisogno ancora di cinque anni prima di arrivare a sviluppare un arsenale nucleare. Inoltre Mohamed El Baradei ha riferito che sono stati compiuti significativi progressi affinché gli ispettori dell'IAEA possano accedere agli impianti nucleari iraniani per effettuare i loro controlli.
“D'altronde, diverse fonti statunitensi, tra cui i candidati presidenziali Dennis Kucinich e Ron Paul, il giornalista Seymour Hersh e l'agente dei servizi Philip Giraldi, insieme a diversi generali in congedo, hanno lanciato moniti sul pericolo di una riedizione dell'incidente del Golfo del Tonchino nel 1964: un incidente orchestrato sul confine tra Iraq e Iran o sullo stretto di Hormuz da sfruttare come pretesto per un attacco militare contro l'Iran. Di conseguenza questo innescherebbe un sollevamento degli sciiti in Iraq e un colpo di stato dei fondamentalisti in Pakistan con la prevedibile conseguenza di un attacco preventivo dell'India contro questo paese - e dunque una terza guerra mondiale come risultato.
“Per la Russia, che dal punto di vista della sicurezza ha tutto l'interesse che l'Iran si limiti a sviluppare il nucleare ad uso esclusivamente civile, una minaccia più seria è costituita dai progetti americani di stazionare sistemi di difesa antimissile in Polonia e nella Repubblica Ceca. Una volta installati, infatti, questi sistemi possono essere rapidamente convertiti in sistemi offensivi per colpire Mosca nel giro di tre minuti. Di fronte a questa minaccia l'analista militare di Novosti Nikita Petrov ha messo in guardia dal rischio di una nuova crisi missilistica di Cuba al contrario, in cui non è chiaro se l'accordo che nel 1962 Kennedy e Krusciov raggiunsero all'ultimo minuto potrà essere raggiunto di nuovo.”
Purtroppo, come spiega Helga Zepp-LaRouche, questa realtà non è stata affrontata nel corso del "Dialogo di Pietroburgo" tenutosi a Wiesbaden tra il 13 ed il 14 ottobre. Il livello è rimasto molto al di sotto di quello che ha caratterizzato la conferenza dello Schiller Institut a metà settembre sul Ponte di sviluppo eurasiatico “come mezzo per promuovere la pace nel 21° secolo ed un rinascimento culturale e scientifico”.
Una prospettiva del genere è stata presentata all'Arctic Energy Summit tenutosi ad Anchorage in Alaska tra il 15 ed il 18 ottobre, in cui sono stati discussi i progetti per un collegamento ferroviario tramite un tunnel tra la Siberia e l'Alaska attraverso lo Stretto di Bering. Progetti di sviluppo di questo tipo sono la vera alternativa ad una nuova Guerra Fredda e ad una nuova Crisi Missilistica di Cuba.


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