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L'impeachment di Cheney resta l'argomento centrale

19 novembre 2007 – Come abbiamo riferito già, il parlamentare Dennis Kucinich si è fatto promotore il 6 novembre di un'iniziativa speciale affinché la Camera dei Rappresentanti decisa in merito alla questione dell'impeachment del vice presidente Dick Cheney. Da allora l'argomento è all'ordine del giorno tra i parlamentari giacché, come hanno notato LaRouche e lo stesso Kucinich, defenestrare Cheney è l'unico modo per evitare la guerra in Iran.
Secondo LaRouche, se partirà un attacco USA contro l'Iran, la responsabilità ricadrà su Nancy Pelosi, perché è stata lei ad ostacolare le procedure per l'impeachment. Questo commento è stato rilasciato alla notizia dell'articolo apparso il 15 novembre su Le Figaro intitolato “Riad teme un attacco americano contro l'Iran”, nel quale il ministro saudita per gli affari sociali Abdel Mohsen Hakas afferma: “Ci stiamo avvicinando sempre di più ad uno scontro”.
Il parlamentare John Conyers, presidente della Commissione Giustizia della Camera, a cui compete l'esame della risoluzione 333 di Kucinich, ha affermato che sta procedendo in tal senso e che l'argomento dell'impeachment “è la questione più importante del 2008”. Parlando allo stesso incontro del 14 novembre in cui Conyers ha rilasciato questi commenti, l'ex senatore George McGovern ha affermato che “vi sono più motivi per l'impeachement di Cheney di quanti ve ne fossero per l'impeachment di Nixon”.
In un dibattito elettorale teletrasmesso, il 15 novembre la madre di un soldato ha chiesto al candidato Kucinich come si può impedire una guerra in Iran. Kucinich ha risposto che occorre dar seguito alla sua risoluzione e procedere con l'impeachment del vice presidente, riscuotendo un applauso fragoroso. Secondo un sondaggio condotto dall'American Research Group tra il 9 e il 12 novembre, il 43% degli americani ritiene che occorre l'impeachment e il 70% è convinto che egli si sia macchiato di abuso di potere. Questo è il “sentimento popolare” con il quale i parlamentari dovranno fare i conti nei tradizionali incontri con la base nelle due settimane di chiusura del Congresso per il Thanksgiving.

Il voto sull'impeachement di Cheney
La Camera dei Rappresentanti del Congresso USA ha votato a favore della risoluzione per l'impeachement di Dick Cheney presentata il 6 novembre dal candidato presidenziale democratico Dennis Kucinich, affidando alla competente Commissione Giustizia il compito di esprimersi sull'argomento. LaRouche ha commentato che questa proposta rappresenta “una bomba pronta ad esplodere in mezzo al processo politico. Invece di disinnescarla, è stato deciso di metterla in evidenza”.
L'intervento di Kucinich ha avuto l'effetto di contenere, per il momento, le smanie guerrafondaie di Cheney. Nei tre capi d'accusa della risoluzione si menziona la campagna di Cheney per raggirare il Presidente e il Congresso spingendoli in un'altra guerra disastrosa “ai danni degli interessi della sicurezza degli Stati Uniti”. Intervistato proprio durante il voto da C-SPAN, Kucinich ha di nuovo sottolineato la pericolosità dell'atteggiamento USA verso l'Iran.
Com'è noto, dal giugno 2003 il movimento internazionale di Lyndon LaRouche è strenuamente impegnato in una serie di campagne per allontanare il vice presidente dal potere.
In aggiunta, il 9 novembre ha scritto una lettera al Presidente della Commissione Giustizia, On. John Conyers, chiedendogli di aprire un'inchiesta che conduca all'incriminazione di Cheney per aver mentito al popolo americano sulla guerra in Iraq e ora, nuovamente, per giustificare un attacco preventivo contro l´Iran.
Stando a fonti vicine a Kucinich e ad altri parlamentari antiguerra di entrambi i partiti, la lettera è stata motivata dalla preoccupazione crescente che la Casa Bianca disponga di piani militari concreti per bombardare a sorpresa i siti del programma nucleare iraniano. Stando a una fonte militare americana in congedo, l´Ottava Divisione dell´Aviazione, assegnata al Comando Strategico (STRATCOM), ha preparato piani di attacco dettagliati che potrebbero essere attivati senza nemmeno conferire con il Comando Centrale (CENTCOM). Il Congresso verrebbe informato solo mentre è già in corso l'attacco. Secondo un'altra fonte militare, l'attacco contro le installazioni nucleari verrebbe seguito da una pausa, in attesa che l'Iran lanci la rappreseglia. A quel punto scatterebbe un bombardamento massiccio contro l´Iran, e qualsiasi opposizione da parte del Congresso verrebbe respinta.
Le fonti sottolineano che l'unico modo per fermare un attacco all'Iran è di chiarire che se Cheney procederà con l'attacco senza l´autorizzazione del Congresso verrà sottoposto a una procedura di "impeachment" immediata. Secondo l'economista e leader democratico LaRouche, invece "l´impeachment di Cheney dovrebbe essere preventivo".


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