Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

 

 

La natura tragica di un “regalo di Natale” indesiderato

17 dicembre 2007 –– Il 12 dicembre le banche centrali hanno annunciato una nuova iniezione di denaro effettuata questa volta attraverso aste dirette. La disperazione che la decisione tradisce non è sfuggita ai mercati borsistici, che hanno reagito con il tonfo del giorno seguente. La Fed, la BCE, la Banca d'Inghilterra, la Banca del Canada e la banca centrale svizzera avevano annunciato iniziative coordinate per fornire liquidità al sistema con una serie di aste che complessivamente immetteranno 100 miliardi di dollari nel sistema. La novità non sta tanto nella somma ma nel fatto che per la prima volta centinaia di banche possono accedere direttamente alle aste di denaro della Fed, cosa che fino adesso era riservata a 21 banche privilegiate. Le aste sono il mezzo più economico per ottenere denaro in prestito e, a differenza dello sportello di sconto, sono anonime. Questo significa che le banche possono ottenere denaro in camera caritatis, senza che il proprio nome sia pubblicato e le azioni ne subiscano il contraccolpo.
Un esperto finanziario europeo consultato dall'EIR ha spiegato che l'iniziativa è stata capita come un espediente per impedire un crac nel periodo delle feste, senza nemmeno pretendere di affrontare la crisi delle banche. Nelle parole dell'esperto, la stretta “peggiora di ora in ora” e la situazione è “incredibilmente brutta”.
“Il crac è avvenuto” ha commentato Lyndon LaRouche il giorno seguente. “Non è il primo crac, né sarà l'ultimo, ma rappresenta una nuova qualità di crac del sistema." Le banche centrali "non sanno più che fare e nessuna di queste iniziative disperate serve a qualcosa. Non c'è niente che possa funzionare se non la mia proposta. È la natura della situazione. La gente semplicemente non vuole ammetterlo. Se volete prendervela con qualcuno, fatelo con Felix Rohatyn. Se lo merita. La situazione è paragonabile alla Germania del 1923. È ora di svegliarsi prima che sia troppo tardi”.
LaRouche non si riferisce solo all'iniziativa delle banche centrali, ma anche a quella presa da cinque banche francesi che hanno allestito una versione in proprio del “super-conduit” (cfr. Strategic alert N. 43 e 48 ) lanciato dal ministro del Tesoro americano Paulson, creando un fondo di 1,5 miliardi di titoli garantiti da assets, come se cambiare di tasca al portafoglio pieno di carta straccia possa considerarsi una soluzione.
Intanto lo stesso piano di “super-conduit” di Paulson, sotto la sigla MLEC, è affondato quando Citigroup, principale sponsor e beneficiario dell'operazione, ha fatto sapere che si riprendeva i 49 miliardi rimasti nei propri sette SIV, per contabilizzarli nel bilancio al 20% del loro valore. Citigroup segue l'esempio della HSBC britannica, della Société Générale francese e della WestLB tedesca nell'assorbire gli asset dei SIV. Questi SIV (Veicoli di Investimenti Strutturati) erano stati escogitati dalle banche per scaricarvi titoli che esse non volevano tenere nei propri bilanci, ma ritrasferendo quei titoli, le banche ora non fanno che aumentare le proprie perdite, come male minore di fronte a rischi ben più preoccupanti.
Se i SIV fossero stati costretti a vendere i propri titoli per rastrellare il denaro con cui far fronte ai propri obblighi ne sarebbe seguita una corsa alla svendita tale da rendere palese che i loro assets valgono di gran lunga meno di quanto scritto sul bilancio, ed a questo avrebbe necessariamente fatto seguito una registrazione di perdite non solo per i SIV ma per chiunque detenesse titoli del genere. Giacché questi valori fittizi sono l'ultimo sostegno su cui poggiano le banche, ai banchieri non resta altro da fare che cercare di mantenere in piedi l'illusione ad ogni costo.
L'iniziativa del 12 dicembre delle banche centrali pone in risalto come non vi siano altre soluzioni: cercano di prendere tempo, ma l'anno nuovo non porta via le vecchie perdite. Non c'è nulla che possa salvare il sistema eccetto una riorganizzazione secondo le proposte formulate da Lyndon LaRouche.


[inizio pagina]

MoviSol.org

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

Newsletter

Il CD di Solidarietà

© Copyright

MoviSol.org

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà