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Il nuovo anno all'insegna del crac finanziario

2 gennaio 2008 – Quando i nostri lettori leggeranno il primo numero dello Strategic Alert del nuovo anno, le misure prese dai banchieri centrali per prolungare l'agonia del sistema finanziario con illimitate iniezioni di liquidità staranno per scadere, e inizierà una fase totalmente imprevedibile, in cui continuerà la disintegrazione del sistema con un altro grande tracollo tra gennaio e febbraio.
Le iniezioni di liquidità di Natale e Capodanno devono essere rifinanziate dopo il 3 gennaio, ma nelle ultime due settimane sono aumentate le perdite del sistema. Tali perdite richiedono ulteriori iniezioni di liquidità, che possono rapidamente giungere a ordini di grandezza superiori a quelle già effettuate, alimentando la spirale iperinflazionistica della speculazione sulle materie prime e sui generi alimentari basata sull'effetto leva. Al contempo, col nuovo anno, le misure previste da Basilea 2 entreranno in vigore anche negli Stati Uniti, conferendo alla situazione maggiore imprevedibilità: i crediti non verranno più elargiti sulla base dei criteri di capitalizzazione, ma sulla base dei rating, in una situazione in cui il rating AAA non vale più niente.
Come ha ribadito più volte l'economista e leader democratico Lyndon LaRouche, se i governi continueranno a tollerare questa politica, saranno destinati a cadere per aver ceduto la sovranità ai predatori finanziari. I predatori stanno già studiando gli statuti delle banche centrali per trovare il sistema di giustificare un rifinanziamento generalizzato. Stando al Daily Telegraph del 27 dicembre, gli insider stanno studiando un memorandum preparato da membri dello staff della Federal Reserve, in cui si esamina “che cosa si possa fare secondo lo statuto della Federal Reserve nel caso in cui fallisca tutto il resto.” Stando alla sezione 13 dello statuto, la Fed può prendere misure di emergenza nel caso in cui le banche diventino “riluttanti o non disponibili” a concedere crediti. In tal caso, può autorizzare la banca a “concedere il prestito a chiunque assumendosene ella stessa il rischio” e questo aprirebbe tutti i boccaporti senza ritegno, conducendoci “tra la Scilla della stretta creditizia e i Cariddi dell'inflazione”.
In un briefing allo staff dell'EIR il 28 dicembre, la presidente del Movimento Solidarietà tedesco Helga Zepp LaRouche ha sottolineato che in Europa, col sistema dell'Euro e della banca centrale europea, non esiste un provvedimento paragonabile a quello previsto dalla Fed. Questo significa che il patto di stabilità previsto dal trattato di Maastricht potrebbe costringere i governi ad aumentare le tasse e ridurre drasticamente la spesa in fase di recessione, pur di rifinanziare gli hedge funds.

Conferenza via internet di LaRouche il 17 gennaio 2008

A sei mesi dall'inizio del peggiore crac finanziario della storia moderna, LaRouche terrà a Washington un'altra conferenza internazionale trasmessa via internet il 17 gennaio 2008. Se nelle prossime settimane gli Stati Uniti, e poi le altre potenze mondiale, non adotteranno le misure di emergenza proposte da LaRouche nel suo disegno di legge per evitare i pignoramenti e salvare le banche (Homeowners and Bank Protection Act), il mondo sprofonderà in nuovi secoli bui.
In una precedente webcast, trasmessa il 25 luglio 2007, LaRouche aveva annunciato che il crac era già in corso. Dopo aver lanciato un monito al suo pubblico internazionale che il vicepresidente americano Dick Cheney era pronto a procedere coi suoi piani per un attacco militare contro l'Iran, a meno che non venisse fermato, LaRouche aveva proseguito con la seguente valutazione:
“Il sistema finanziario e monetario internazionale è già entrato nel processo di disintegrazione. Non c'è niente di misterioso in tutto questo. Ne parlo da molto tempo, ed è già in corso. Quelli che vengono indicati come valori azionari e di mercato sui mercati internazionali in realtà sono carta straccia! Sono valori puramente fittizi. Non c'è alcuna verità in tutto questo, è tutto un inganno. Non c'è alcuna possibilità che questo sistema finanziario non crolli, nessuna! L'attuale sistema finanziario non può continuare ad esistere sotto nessuna circostanza, nessuna presidenza, nessuna leadership, o leadership di un gruppo di nazioni. Soltanto un cambiamento drastico e improvviso nel sistema finanziario mondiale impedirà una reazione a catena. A che velocità si verificherà tale reazione a catena non è dato sapere, ma sappiamo che si verificherà e che non può essere fermata! E più tempo ci metterà a verificarsi, più peggioreranno le cose. Non c'è nessuno nelle istituzioni di governo attuali che sia capace di affrontare la situazione in modo competente. Il Congresso, il Senato non sono in grado di affrontarla.” In questa occasione, LaRouche lanciò un appello per l'immediato congelamento dei pignoramenti di case negli Stati Uniti.
Nel giro di pochi giorni le sue affermazioni furono confermate dai fatti. Il 28 luglio la Countrywide Financial Corp., uno dei mutui principali negli Stati Uniti, annunciò un crollo dei profitti del 33%. Due giorni dopo la American Home Mortgage, un'altra finanziaria specializzata in mutui ad alto rischio, chiuse i battenti. Il 31 luglio la crisi dei mutui subprime si diffuse internazionalmente, con l'annuncio che la banca tedesca IKB aveva evitato per un pelo la bancarotta con un prestito di emergenza di 11 miliardi di dollari da parte di un consorzio bancario tedesco. La IKB aveva investito nei mutui ad alto rischio americani. Da quel momento le banche centrali hanno cominciato ad erigere quel “muro di denaro” che sta provocando la peggiore iperinflazione della storia.
La conferenza via internet di LaRouche del 17 gennaio, che si terrà pochi giorni dopo la riapertura del Congresso, e 11 giorni prima il discorso sullo stato dell'Unione del Presidente Bush, può essere seguita sia in inglese, su www.larouchepac.com, che in italiano su www.movisol.org


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