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La crisi finanziaria degli Stati USA

2 gennaio 2008 – Nelle loro sedute di inizio d'anno i parlamenti degli stati americani dovranno affrontare innanzitutto le conseguenze del tracollo del sistema finanziario riflesso nella crisi dei mutui e nella crisi bancaria, e il fatto che il Congresso Federale ha deciso di non fare nulla. L'associazione dei parlamentari degli stati (NCSL) ha recentemente condotto un sondaggio d'opinione da cui risulta che quello del bilancio è l'argomento più scottante che i parlamentari debbono affrontare nel 2008. Mark Falzone, vice presidente della NCSL e parlamentare nello stato del Massachusetts, ha dichiarato che per l'anno nuovo “ci attendiamo il peggio”.
In molti stati, come Florida, Maryland e New York, la penuria di fondi ha costretto i parlamentari a continue riunioni di emergenza. In Florida si prevede che il gettito fiscale si restringerà di un miliardo di dollari, dopo la perdita di un altro miliardo già ammessa in ottobre, come conseguenza del crollo del mercato immobiliare. Naturalmente, per rimpinguare le casse esauste, c'è chi propone di favorire più gioco d'azzardo e di affidare le autostrade ai privati per la raccolta dei pedaggi.
In California il governatore Schwarzenegger dovrebbe dichiarare una “emergenza fiscale” il 10 gennaio, che comporta tagli del 10% del bilancio e il rilascio anticipato di 20 mila detenuti per risparmiare sui costi. Nel Kentucky il governatore Steve Beshear ha annunciato che per l'anno fiscale in corso mancano 434 milioni di dollari e che 500 milioni mancheranno in quello successivo. I motivi citati dal governatore sono la crisi dei mutui subprime e la disoccupazione. Sono almeno 14 gli stati che a novembre hanno annunciato buchi nelle entrate che vanno dai 250 ad un massimo di 14,5 miliardi per la California.
Il movimento politico di LaRouche è impegnato in un'opera di sensibilizzazione dei politici e dell'elettorato a livello statale e locale affinché facciano pressioni sul Congresso di Washington perché prenda le misure di emergenza necessarie a proteggere i mutuatari in difficoltà e le banche, approvando l'apposita proposta di legge HBPA. Procedure ufficiali a sostegno di tale iniziativa sono state prese ufficialmente da sei stati: Florida, Pennsylvania, Alabama, Kansas, Missouri e Tennessee. A livello municipale simili iniziative di sostegno ufficiale hanno superato la ventina.
A Washington comincia a diventare difficile ignorare queste pressioni ed è per questo motivo che, riferiscono gli esperti, da parte della comunità finanziaria, attraverso elementi come Felix Rohatyn e George Shultz, si moltiplicano i ricatti per impedire che la proposta di LaRouche sia apertamente discussa. Per questo si ricorre spesso a palliativi che prospettano di risolvere i problemi solo a parole.

L'emergenza in California
Il 21 dicembre il governatore della California ha annunciato che il 10 gennaio 2008 avrebbe dichiarato l'“emergenza fiscale” in una procedura che di conseguenza condurrà a “tagli profondi” al bilancio dello stato. Improvvisamente Schwarzenegger ha smesso la faccia dell'ottimista per dire chiaro e tondo ai giornalisti che la situazione è “proprio nera”. Il deficit del bilancio si stima sui 14,5 miliardi per l'anno fiscale entrante e per quello concluso il buco è di 3,3 miliardi. Gli addetti lavorano ad un programma di tagli su tutti i fronti per ridurre il bilancio del 10%.
Nel discorso in programma per l'8 gennaio Schwarzenegger dovrebbe raccomandare in primo luogo la privatizzazione delle infrastrutture, come da tempo richiedono Felix Roharyn e George Shultz, secondo la formula da essi sperimentata in Cile, dove la fecero applicare dal regime fascista portato al potere nel 1973.
Schwarzenegger propone inoltre che gli sia concesso di ricorrere a sua discrezione alla Performance Based Infrastructure (PBI), un altro nome per la partnership pubblico privato (PPP). Chiederà ai parlamentari dello stato di concedergli il potere di “espandere quei progetti, servizi e enti di governo che possono rientrare nel modello PBI”; in altre parole ben poco resterà in mano alle funzioni del governo, sotto il controllo e la direzione dei funzionari democraticamente eletti. A questa cessione dei poteri ai big della finanza si aggiungono i tagli feroci alla sanità, l'istruzione e i servizi sociali.
Ricordiamo che nel marzo 2006 Rohatyn rispose agli attivisti di LaRouche: “Non faremo quello che fece F.D. Roosevelt” parlando ad una conferenza stampa della Commissione sulle infrastrutture pubbliche che egli è stato chiamato a presiedere.
Commentando la decisione di Schwarzenegger, Lyndon LaRouche ha notato che una dichiarazione di emergenza economica in California equivale ad un'emergenza in tutti gli Stati Uniti, se si considera l'importanza e le dimensioni economiche dello stato. A proposito dei repubblicani LaRouche ha chiesto: sosterranno Schwarzenegger o lo denunceranno come terrorista? Le sue misure infatti non sono che una palese ammissione del fallimento economico completo della presidenza Bush, fin dal primo giorno, non solo per la California ma per tutto il paese.
Basta guardare alla prima tendopoli per i senzatetto sorta ad Est di Los Angeles, una regione in cui fiorivano in passato i nuovi sobborghi. Adesso nella tendopoli vivono 200 mila vittime della crisi immobiliare. La regione si chiama Ontario ed è compresa nella contea di San Bernardino, dove i pignoramenti hanno raggiunto il record di uno su ogni 43 famiglie.
Ricordiamo che la California era uno dei massimi polmoni agro-industriali alla base della potenza economica americana, ma che nell'ultimo ventennio ha perso centinaia di migliaia di posti di lavoro qualificati, cosmeticamente sostituiti da lavori malpagati nei servizi, turismo e “intrattenimento”. Di conseguenza le entrate fiscali dello stato sono crollate, ma i politici si accontentano di discutere tra due false alternative - tagliare la spesa o aumentare le tasse - secondo il copione controllato dal duo Shultz-Rohatyn.


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