Mappa del sito

Newsletter

Il CD di Solidarietà

© Copyright

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
MoviSol.org
Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

   

LaRouche espone le dimensioni della crisi ai diplomatici di Washington

14 aprile 2008 – Rivolgendosi ad un gruppo di diplomatici incontrati a Washington il 10 aprile, Lyndon LaRouche ha affermato che il mondo si trova ad affrontare la crisi più grave della storia moderna, caratterizzata dal fatto che “l’intero sistema monetario e finanziario mondiale versa in una crisi iperinflazionistica su scala globale, che nella sua dinamica è paragonabile a ciò che accadde nella Germania di Weimar nel 1923”.

Per meglio comprendere la natura del pericolo, LaRouche propone di risalire al periodo intorno al 1890, quando il Kaiser Guglielmo II licenziò Bismarck. Il Cancelliere tedesco era impegnato a fare tesoro dell’esperienza degli Stati Uniti, e in particolare contava di realizzare un sistema ferroviario continentale considerato dall’impero britannico una grave minaccia ai suoi interessi in quanto avrebbe tolto la preminenza ai traffici marittimi. Bismarck inoltre era in grado di opporsi alle trame di guerra che gli inglesi imbastivano nell’Europa continentale.

Allontanato Bismarck dal potere si verificarono una serie di avvenimenti: “L’assassinio del Presidente Francese, il caso Dreyfus, l’inizio della guerra degli inglesi contro la Cina che fu lanciata tramite il Giappone, che nel 1895 era alleato degli inglesi, ecc. Tutto il periodo che va dal 1890 al 1945 fu un periodo di conflitti strategici sulle cosiddette questioni geopolitiche.

“Oggi abbiamo una situazione simile, che può essere compresa solo riconsiderando quel periodo, perché ciò a cui stiamo assistendo, come nella Guerra Fredda, è la continuazione di questo processo di conflitti geopolitici gestiti dall’Inghilterra”. Con il declino dell’influenza di Franklin D. Roosevelt negli Stati Uniti, sotto Truman, e poi specialmente dopo l’assassinio di Kennedy, il mondo intero si diresse nuovamente verso una grave crisi. Nel 1971 Nixon abolì il sistema di Bretton Woods iniziando la distruzione del dollaro. Qualche anno dopo fu orchestrata la famosa truffa petrolifera che istituzioni bancarie anglo-olandesi sfruttarono per creare il mercato dei petrodollari. In tal modo chi controllava il mercato di Amsterdam esercitava un influsso decisivo sul dollaro. Da allora gli Stati Uniti hanno proceduto sistematicamente alla propria autodistruzione.

“Siamo arrivati al punto in cui il processo iperinflativo sta scoppiando. Non c’è nulla che possa salvare il sistema monetario e finanziario mondiale. E’ condannato, è fritto. L’unico rimedio è creare un sistema nuovo”.

Un altro grave sviluppo è il Trattato di Lisbona che probabilmente rappresenta rischi bellici ben più gravi di quelli del 1930, se l’Europa, fino ai confini di Bielorussia e Russia, finirà sotto il controllo di una nuova dittatura, dopo che le nazioni europee abbiano rinunciato alla propria sovranità.

Si tratta di uno sviluppo che va ad aggiungersi all’esplosione iperinflativa creando rischi globali enormi. “C’è uno stato di quasi guerra che il governo britannico sta orchestrando contro la Cina, mentre promuove uno stato di instabilità anche nel Pakistan. In Cina, India, Russia e in altri paesi emergono spinte ad unirsi per cercare di resistere, per cooperare e resistere contro l’iniziativa britannica.

“C’è un presidente americano che è un fantoccio ... Il Congresso USA a questo punto è diventato inutile, specialmente dalle ultime elezioni politiche. Un gruppo fascista attorno a Felix Rohatyn e George Soros controlla finanziariamente il partito democratico e la speaker della Camera dei Rappresentanti”.

LaRouche ha fatto nuovamente riferimento alle manipolazioni anticinesi, in particolare con la crisi della questione tibetana, e con la questione degli Uighuri. In Africa l’attacco allo Zimbabwe è semplicemente parte di un processo di genocidio mirante al Sud Africa e ad altre parti del mondo.

E’ una crisi che sta scivolando verso la guerra, ha spiegato LaRouche. “E a motivo delle condizioni della guerra moderna, si può parlare di combattimenti da fine del mondo e non solo di ordinari scontri armati. Ciò che si verifica nell’Asia sudoccidentale è tipico di questo processo.

“Ritengo che vi siano dei rimedi e delle soluzioni. Ma nell’attuale governo USA non c’è nulla di sostanziale per affrontare queste questioni”.


[inizio pagina]