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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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L'Europa può scegliere di avere la Russia come nemico o partner

20 agosto 2008 (MoviSol) – In un articolo pubblicato a Ferragosto, Helga Zepp-LaRouche, presidente del Movimento Solidarietà tedesco (BueSo), ha salutato il fatto che la "Vecchia Europa", l'insieme di nazioni europee così definite dall'ex Segretario alla Difesa Donald Rumsfeld per aver contrastato il comportamento americano durante la guerra in Iraq, abbia fatto capire di non avere alcun interesse ad osteggiare la Russia. Per fortuna, a far parte di questa Vecchia Europa sembra essere entrata a far parte anche l'Italia. L'Amministrazione Bush, d'altra parte, non è stata in alcun modo scossa dalla nuova realtà creatasi con la decisione del governo russo, e continua a tirare la corda". In tutta risposta alle operazioni russe in Georgia, il Primo Ministro polacco Donald Tusk e il funzionario del Dipartimento di Stato americano John Rood hanno raggiunto un accordo, dopo diciotto mesi di rimandi, per installare sul territorio polacco i famosi sistemi antimissile. La Polonia l'ha chiesto a condizione che essa possa ricevere 96 nuovi missili Patriot a prezzo di favore, dimostrando di appoggiarsi completamente agli Stati Uniti per la sua propria difesa.

Helga Zepp-LaRouche ha citato direttamente il Presidente russo, che il 14 agosto si è così espresso alla conferenza stampa congiunta di Soci con il Cancelliere tedesco Angela Merkel: "La decisione dimostra chiaramente ciò che abbiamo detto ripetutamente nel recente passato, cioè che il dispiegamento di nuove forze antimissile in Europa ha come obiettivo la Federazione Russa. È stato scelto un buon momento: la favola per cui esse servirebbero come deterrente nei confronti di altri Stati, ovvero che con tali sistemi si conterranno vaghi 'Stati canaglia', non regge più".

Come è stato ripetutamente chiarito da Mosca, anche nello scorso mese di luglio, tali sistemi antimissile sono visti come minacce dirette al territori della Federazione, e ad essi Mosca intende rispondere con opportune contromisure.

La militarizzazione dell'Unione Europea sostenuta da "autorevoli" istituzioni europee significherebbe pertanto un passo ulteriore verso la catastrofe, avverte Helga Zepp-LaRouche. "Non è ancora stato definitivamente scartato quel rapporto firmato da cinque generali in pensione, in cui si chiede la trasformazione della NATO in qualcosa di più strettamente connesso con l'Unione Europea e si prevede il primo uso di armi nucleari. Anche dopo l'aggressione da parte della Georgia, uno di questi ex generali, Klaus Naumann, ha osservato che l'inclusione nella NATO della Georgia e dell'Ucraina è stata già decisa al vertice di Bucarest, il 2-4 aprile 2008. Un rapporto pubblicato in giugno dal Centro per la Riforma Europea (CER), uno dei tanti pensatoi di Londra, si fa ancor più esplicito: esso propone delle 'prospettive di difesa' specifiche per l'Unione Europea, e sollecita il mantenimento da parte dell'UE non soltanto di truppe di 'mantenimento della pace', ma anche da combattimento, da usare nei conflitti all'estero. Tutto questo porterà direttamente ad un confronto militare dell'Unione Europea con Mosca."

"Se noi europei non vogliamo precipitare in una nuova catastrofe", conclude Helga Zepp-LaRouche, "dobbiamo accogliere l'offerta del ministro degli Esteri russo Lavrov per stabilire con la Russia un vero partenariato, e realizzare le proposte di Lyndon LaRouche per una Nuova Bretton Woods e un New Deal planetario, sperando che il prossimo Presidente degli Stati Uniti non sia controllato da Soros."


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