Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

 

 

Risposta ad un insulto gratuito:

Le Parisien deve verificare le sue fonti

di Lyndon H. LaRouche, Jr.

10 settembre 2008

Le Parisien del 9 settembre si dedica ad affermazioni false e diffamatorie direttamente nei miei confronti e nei confronti dei miei collaboratori a livello internazionale. L'estratto più significativo di queste caratterizzazioni è il seguente:

Per trovare il Pontefice della teoria del complotto, bisogna andare negli Stati Uniti, terra di Lyndon LaRouche, un polemista che ha ampiamente ispirato i complottisti. Oggi, i suoi discepoli girano il mondo, diffondono i suoi documentari o allestiscono in rete dei siti dedicati.

Ciò a cui i giornalisti e i redattori del quotidiano sembrano fare riferimento è una rappresentazione di tre aspetti prominenti delle mie attività passate e presenti, tra le quali alcune sono ben note ad alcune personalità di rilievo in Francia, che con me collaborarono.

1) Sono tipici dei miei complotti la battaglia combattuta da me e dai miei collaboratori, coinvolgente alcuni enti governativi rilevanti di diverse nazioni, contro le forze del terrorismo associate al traffico illegale degli stupefacenti, e i nostri sforzi a sostegno di ciò che il presidente Ronald Reagan chiamò "Iniziativa di Difesa Strategica" (SDI); è in queste cose che io cospirai sia con importanti personalità della comunità d'intelligence americana, sia con funzionari di rilievo della Francia, della Germania, dell'Italia e degli Stati Uniti.

2) Sono altrettanto noto a livello internazionale per essere stato, nei fatti, capace di formulare previsioni economiche accurate, e aver indicato pubblicamente, più recentemente il 25 luglio 2007, la crisi che ha cominciato a paralizzare il mondo finanziario proprio qualche giorno dopo la mia conferenza. Forse è a questo che Le Parisien intendere riferirsi, definendomi "Pontefice della teoria del complotto".

Il fondamento politico essenziale di quella cooperazione [l'SDI, NdT] tra Stati Uniti, Francia e altri circoli, fu la tradizione espressa dal concetto del presidente Charles de Gaulle di "Europa dall'Atlantico agli Urali", che il dott. Edward Teller, in quel periodo, complementò con la sua dichiarazione su "i comuni scopi dell'umanità" in occasione di un conferenza a Erice.

Nonostante l'interesse dimostrato da alcuni circoli ufficiali sovietici, il segretario generale Andropov e il suo successore Gorbaciov si opposero ad esso con forza. Se fosse stato adottato, quell'accordo avrebbe evitato gran parte della catastrofe economica che investì l'Europa centrale ed orientale, e la Russia, dal 1989 in poi. Oggi, lo stesso concetto del presidente de Gaulle è espresso in una nuova forma, quella di sondaggi diplomatici tra i presidenti della Francia e della Russia. Prometto di cospirare in simpatia per i loro sforzi.

3) A proposito dell'"11 settembre", questo sarà uno dei temi più importanti da affrontare, per il prossimo presidente americano. Sono convinto che gli enti responsabili ancora presenti nel mondo, siano pronti a sottoporre alla nuova amministrazione ulteriori prove a sostegno di quanto ho affermato in passato.


[inizio pagina]

MoviSol.org

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

Newsletter

Il CD di Solidarietà

© Copyright

MoviSol.org

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà