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Medvedev richiede agli USA di parlare con la Russia

22 settembre 2008 – “Invece di fare i furbi” gli Stati Uniti dovrebbero avviare discussioni con la Russia su come affrontare le conseguenze della crisi del mercato azionario USA, ha affermato il presidente russo Dmitri Medvedev in un incontro del 19 settembre, secondo quanto ha riferito la radio Mayak. Egli ha sottolineato che i problemi provocati dalla “reale depressione degli USA” hanno contagiato tutte le economie di mercato, e che la crisi non avrebbe avuto ripercussioni tanto gravi se fosse stato raggiunto un accordo nel corso dell’incontro del G-8 in Giappone.

A proposito delle diatribe anti-russe di Condoleezza Rice, Medvedev ha notato che gli USA sembrano preoccuparsi eccessivamente di come aiutare lo sviluppo sociale in Russia, ma se questa tendenza nei rapporti bilaterali dovesse continuare “gli USA finiranno presto per scegliere i presidenti per la Russia”.

Nel ricevimento in onore dei nuovi ambasciatori in Russia, il 18 settembre, Medvedev ha detto che Russia e USA possono dialogare in maniera costruttiva nonostante le differenze riguardanti diverse questioni internazionali: “Nonostante alcuni disaccordi significativi su certe questioni internazionali, siamo convinti di disporre di ciò che occorre per definire un dialogo costruttivo a lungo termine”.

“La storia dei rapporti tra Russia e USA ha visto molti imbrogli, ma invariabilmente sono prevalsi il buon senso ed il pragmatismo”, ha aggiunto Medvedev, notando che i due paesi dispongono di solide basi per costruire e migliorare il dialogo politico, i rapporti economici e commerciali e gli investimenti. “Sarebbe politicamente miope sperperare queste conquiste per fare ritorno ai vecchi stereotipi”.

LaRouche a tutte le istituzioni del governo USA:
Bush deve telefonare a Medvedev

A seguito dei commenti rilasciati da Medvedev il 19 settembre Lyndon LaRouche ha dichiarato:

“Il presidente russo Medvedev ha proposto delle immediate consultazioni d’emergenza tra Stati Uniti, Russia ed altri per un incontro internazionale in cui prendere misure di emergenza nella crisi monetaria e finanziaria che sta esplodendo. Giacché le proposte fin ora formulate dall’esecutivo o dalla presidente della Camera dei Rappresentanti non dimostra un minimo di competenza per affrontare tale crisi, è della massima urgenza avviare iniziative congiunte, sponsorizzate insieme dalla Russia, come esponente della parte eurasiatica, [in particolare dell’asse] Russia, Cina, India, e dagli USA in qualità di rappresentante del sistema internazionale del dollaro da cui attualmente dipende il sistema mondiale.

“Parlo con l’autorità di un economista che ha avuto sistematicamente ragione su questo problema, mentre il mio governo, la maggior parte degli economisti e altre istituzioni hanno avuto torto, come si vede chiaramente adesso. Adesso la prova c’è ed è ora di rinfacciare a tanti personaggi, esperti e influenti, le sciocchezze che hanno prodotto.

“Mentre i rimedi proposti del segretario al Tesoro Paulson e i suoi co-pensatori sono peggio del male, la forza delle grandi potenze internazionali, come USA, Russia, Cina e India deve entrare immediatamente in gioco, immediatamente, per congelare politicamente e diplomaticamente l’attuale spinta iperinflativa.

“Non solo il sistema finanziario e monetario degli USA, ma l’intero sistema mondiale è già entrato nella fasi iniziali di una crisi da sfascio completo. Trastullarsi con le proposte riconducibili a personaggi come Felix Rohatyn e George Soros non è ammissibile. I pazzi che hanno illecitamente fatto profitti con le forme di speculazione ereditate dall’epoca di Alan Greenspan alla Federal Reserve, debbono farsi carico delle perdite che essi e le loro istituzioni vogliono scaricare sull’economia USA. L’unica concessione che si può fare a tali istituzioni è il funerale.

“L’unico precedente che conta in questa crisi è la Bretton Woods di Franklin D. Roosevelt”.

 

Sfide alla Russia per la costituzione di un nuovo sistema monetario

Anche in Russia si sono tenuti nella terza settimana di settembre incontri di emergenza per affrontare la “crisi dei mercati finanziari che si è rivelata peggiore del previsto, anche nelle previsioni peggiori”, come ha affermato Medvedev in una seduta straordinaria del governo il 18 settembre. L’illusione che la Russia fosse al riparo dalla tempesta è crollata.

Sebbene la Russia sia in una posizione migliore rispetto all’epoca che precedette la grande insolvenza del 1998, la crisi di oggi è però di gran lunga più grave e complicata. Nondimeno, la capacità della Russia di manifestare la propria leadership, insieme agli USA, per costruire un nuovo sistema globale, è stata indicata da diversi dirigenti, tra cui lo stesso Vladimir Putin.

In un articolo pubblicato dal quotidiano Rossiyaskaya Gazeta il 16 settembre, i giornalisti Alexei Chichkin e Yevgeni Vasilchuk citano ampiamente le analisi di Lyndon LaRouche sulle magagne del sistema a tassi fluttuati instaurato dopo il 1971. Essi spiegano che soprattutto i paesi esportatori di materie prime come la Russia hanno urgente bisogno di un sistema monetario che consenta a ciascun paese di proteggere la propria sovranità. La speculazione sul dollaro e sulle materie prime ha costituito un fattore importante nel crollo del sistema economico e finanziario dell’URSS alla fine degli anni Ottanta. Con il rinnovarsi della minaccia alle economie nazionali, spiegano i giornalisti russi, “alcuni esperti propongono di tornare ad agganciare i cambi al prezzo medio dell’oro o del platino”. L’articolo ripropone quindi alcuni stralci del discorso che LaRouche tenne il 15 aprile 2004 all’Accademia per la Finanza e la Legge di Mosca, dove spiegò come il sistema a tassi fluttuanti aveva conferito “agli interessi finanziari anglo-americani” una “dittatura sulle finanze mondiali”, specialmente attraverso “il mercato di Londra che è al centro della speculazione mondiale”.

L’accademico Andrei Kokoshin ha dichiarato a RBC.ru il 16 settembre che le banche hanno “perso il controllo” ed è ora che la Russia la pianti di “rendere loro omaggio” mentre dovrebbe provvedere a risolvere la crisi, ad esempio consultandosi con i partner asiatici.

Nel febbraio 2006 Kokoshin aveva definito Franklin D. Roosevelt “uno dei massimi statisti della storia, non solo americana ma del mondo”, e “un simbolo di cooperazione effettivamente mutua ed equanime tra gli USA ed il nostro paese”.

Della possibilità di una cooperazione tra Russia ed America negli attuali frangenti strategici ha parlato il primo ministro Putin al quotidiano francese Le Figaro del 15 settembre. Dalla prossima amministrazione USA egli si attende un miglioramento dei rapporti, “ma spetta agli americani fare lo sforzo perché la responsabilità del deterioramento è esclusivamente la loro. All’epoca di Lincoln un Segretario di Stato Americano disse che gli Stati Uniti volevano rapporti privilegiati con la Russia perché quest’ultima ha sempre desiderato il bene dell’America. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti. I nostri rapporti hanno avuto caratteristiche diverse, a seconda delle diverse situazioni. Ma quando le situazioni sono diventate estreme, gli Stati Uniti e la Russia si sono sempre ritrovati dalla stessa parte. La Russia non lo dimenticherà e spera che i partner americani facciano altrettanto”.


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