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Il Congresso USA rifinanzia i ladri

8 ottobre 2008 (MoviSol) - Il 3 ottobre la Camera USA ha approvato il piano Paulson per rifinanziare le banche, col nome di Emergency Economic Stabilization Act of 2008. Come abbiamo spiegato la scorsa settimana, il disegno di legge di Paulson è un esempio abissale di incompetenza economica, un’ingiustizia e un affronto nei confronti di quel popolo americano che il Congresso dovrebbe rappresentare. Regala miliardi di dollari (attualmente 850, ma arriveremo a svariate migliaia di miliardi) agli stessi interessi finanziari speculativi che hanno distrutto il potenziale produttivo e industriale dell’economia, negli Stati Uniti, ma anche in Europa e nel resto del mondo, in modo che possano continuare nella loro opera di distruzione sotto l’egida di una vera e propria dittatura dei banchieri.

Il piano imporrà alla popolazione americana, già duramente impoverita, altri oneri fiscali per sostenere il rifinanziamento delle istituzioni finanziarie. Provocherà inoltre un livello di iperinflazione paragonabile a quello che distrusse la Germania di Weimar nel 1923, distruggendo il valore del dollaro e, di conseguenza, anche il sistema economico globale fondato sul dollaro.

Il piano non fa assolutamente nulla per affrontare le cause del debito, ovvero il fatto che l’economia americana non produce più a sufficienza per sostentare la propria popolazione. Dal 1968-1971 l’economia americana opera al di sotto dei livelli di soglia economici, con un calo della produttività ed un aumento dell’indebitamento per compensare la ricchezza che non viene più prodotta. Man mano che viene eliminato il potenziale industriale americano, per favorire invece gli speculatori a cui va il piano di salvataggio, crollano anche i livelli di vita della popolazione americana, mentre aumentano quelli di una percentuale sempre più ridotta di ricchi. Questo è un saccheggio equivalente al sistema degli schiavi nelle piantagioni. Ora i proprietari delle piantagioni sono in bancarotta e frustano gli schiavi ancor di più.

Stando ai calcoli dell’EIR, da quando è crollato il sistema l’anno scorso, i banchieri centrali hanno pompato oltre 5000 miliardi di dollari nel sistema bancario, di cui oltre 3000 provenivano dalla Federal Reserve e dal Tesoro USA. Lo scopo di queste iniezioni di liquidità era mantenere a galla le banche americane ed europee, ma non ci sono riusciti. Il piano Paulson è un altro tentativo di fare lo stesso, e non funzionerà, esattamente come non hanno funzionato tutti i salvataggi precedenti.

Uno degli aspetti più preoccupanti del piano Paulson è che punta a rifinanziare anche banche britanniche ed europee, come la Barclays e la UBS, tramite le loro filiali americane. Questo ha indotto LaRouche a denunciare il piano come una frode. Quando il Congresso, inclusi i due candidati alla Presidenza, ha detto alla propria base che il salvataggio era necessario, non ha menzionato il fatto che molte istituti importanti che vengono rifinanziati rappresentano interessi stranieri. Banche britanniche, olandesi e spagnole pianificano di chiedere centinaia di miliardi di dollari ai contribuenti americani.

“Hanno mentito” accusa LaRouche. “E quando il cittadino medio affronterà il proprio parlamentare su questa frode, il politico dirà loro: 'Abbiamo mentito. Ci hanno detto di mentire, e l’abbiamo fatto'”.

Il voto al Congresso denota la mancanza di una leadership competente negli Stati Uniti. La migliore approssimazione di una vera leadership è venuta da quei parlamentari che hanno votato contro il piano Paulson alla Camera, ma che poi sono stati intimiditi e la seconda volta hanno votato a favore. Il ruolo svolto da Barack Obama nell’intimidirli e far cambiare il loro voto sottolinea il pericolo che Obama rappresenterà come Presidente degli Stati Uniti. L’unica leadership competente è quella fornita da LaRouche, come hanno riconosciuto i leader russi, che meglio comprendono le dimensioni globali della crisi attuale.


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