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Brown usa le leggi antiterrorismo per colpire gli Islandesi

11 ottobre 2008 (MoviSol) – La stampa britannica ha riferito dell’impiego da parte del Primo Ministro inglese Gordon Brown delle leggi antiterrorismo per autorizzare la confisca delle filiali inglesi della banca islandese Kaupthing. Ciò dimostra l’illegalità della mossa del governo britannico, che ha confiscato i capitali della banca senza un normale processo. È questa mossa ad aver spinto l’Islanda a sottoporre la banca Kaupthing a procedura fallimentare.

Il Primo Ministro islandese Geri Haarde ha commentato: “L’azione del governo britannico contro la banca Kaupthing è da biasimare”, denunciando il ricorso alle leggi antiterrorismo: “Non molti governi avrebbero accettato la cosa con il sorriso sulle labbra”.

Sigurder Einarson, ex presidente della banca, ha detto al Financial Times: “Crediamo che la decisione sia partita da molto in alto nella gerarchia del Regno Unito”. Ha poi aggiunto che i britannici si sono rifiutati di permettere alla Kaupthing di accedere al pacchetto di salvataggio disposto da Brown, anche se si trattava della dodicesima banca in Gran Bretagna. Stando al Daily Telegraph, “Non siamo Barclays, HBOS o Lloyds, ma credo che – come dodicesima banca in Gran Bretagna – non siamo stati autorizzati a partecipare al piano di salvataggio. Lo abbiamo chiesto, ma la risposta è stata un no secco”.

Nel frattempo, ben centoventisette istituzioni pubbliche britanniche hanno un miliardo di sterline depositate nelle banche islandesi. La sola Metropolitan Police Authority ne ha 30 milioni. Mentre queste istituzioni sono redarguite per aver costituito tali depositi, Eric Pickles, il Ministro ombra delle Comunità del partito conservatore, ha detto che i consigli di amministrazione delle stesse stanno operando con la guida di John Prescot, il lacché dell’ex Primo Ministro Tony Blair, sin dal 2004.


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