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LaRouche:
chiudere il mercato dei derivati!

14 ottobre 2008 (MoviSol) – "È ora di spezzare l'omertà sui derivati", ha dichiarato Lyndon LaRouche il 9 ottobre dopo aver osservato la carneficina in corso nel sistema finanziario e la mancanza di una risposta adeguata dai cosiddetti regolatori. "Il vero fattore iperinflazionistico nella situazione è il commercio di derivati, un commercio sregolato e basato su una leva finanziaria folle. Questo è ciò che ci sta uccidendo. Questo è il grande crimine di Alan Greenspan". È come una bomba iperinflazionistica che sta esplodendo nel sistema finanziario internazionale.

Nessuno dei piani varati dagli USA, dai paesi dell'UE, dal G7 o dal FMI, ha sottolineato LaRouche, hanno la minima speranza di funzionare. "A meno che, e finché non affronteremo la bolla dei derivati, che non può e non deve essere rifinanziata, ci prenderemo in giro. È ora che Hank Paulson inghiotta l'unica vera medicina: riorganizzazione fallimentare dell'intero sistema finanziario basato sul dollaro. E il primo passo in questa riorganizzazione finanziaria dovrà essere la cancellazione dei milioni di miliardi di dollari in pure obbligazioni d'azzardo. Senza un'azione del genere, il pianeta è condannato a subire una terribile epoca buia, come quella del XIV secolo che fece seguito al collasso del sistema dei banchieri lombardi".

Secondo i dati più recenti, rilasciati il 30 giugno dal Comptroller of the Currency USA, i tre principali istituti finanziari degli USA, JP Morgan Chase, Bank of America e Citicorp, possedevano contratti derivati aperti per un totale di 179 mila miliardi di dollari. In contrasto, gli attivi totali delle tre banche non raggiungevano i 5,6 mila miliardi.

Secondo la Banca per i Regolamenti Internazionali, al 31 dicembre 2007 (dunque parecchio tempo fa), il totale dei derivati negoziati fuori e dentro bilancio era di oltre 675 mila miliardi di dollari. Ma persino queste cifre di fonte "autorevole" sono, secondo l'analista dell'EIR John Hoefle, fortemente sottovalutate. Le vere cifre superano abbondantemente il milione di miliardi.

In una discussione l'11 ottobre, Lyndon LaRouche ha spiegato ancora una volta che prima di operare una riorganizzazione finanziaria internazionale, i contratti derivati dovranno essere cancellati. "Non sono altro che scommesse" e "non hanno alcun rapporto con un valore reale", ha detto l'economista americano.

In una riorganizzazione fallimentare, deve essere fatta la distinzione tra gli obblighi "correnti" che devono essere pagati "per continuare a far girare l'economia" e il resto, ciò che non è necessario per l'economia, che "può essere congelato per un po' di tempo, senza maturare interessi". Allo stesso tempo, LaRouche ha reiterato che un nuovo sistema di cambi fissi – e non una moneta internazionale – deve essere stabilito tramite trattati fra le nazioni, e deve essere emesso credito abbondante in maniera controllata, esclusivamente mirato agli investimenti produttivi nelle infrastrutture e nell'economia.


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