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LaRouche risponde al Ministro degli Esteri russo Lavrov

16 ottobre 2008 (MoviSol) - Rispondendo all'articolo del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov pubbicato sulla rivista Profile, in cui si chiede agli USA una collaborazione nello spirito di Roosevelt e Kennedy, Lyndon LaRouche ha dichiarato: “La dichiarazione di Lavrov è di importanza cruciale per qualunque patriota americano desideroso di individuare una via d’uscita alla crisi, aggravata all’estremo dalla folle decisione presa nello scorso fine settimana dal Presidente George W. Bush, Jr., adottando la grande truffa escogitata da Alan Greenspan.

"L’essenza di quest’ultima follia presidenziale sta nell'incapacità di molti leader politici, sia americani sia europei, sia – anche – di alcuni Russi, di cogliere la vera natura dell’imperialismo britannico odierno. Si compie l’errore infantile di presumere che i moderni sistemi imperiali, come quello oggi egemone nel mondo (l’oligarchia finanziaria liberista anglo-olandese), facciano capo a una specifica nazione. Piuttosto, essi somigliano ad una grande massa fungina, o ad una muffa, la cui più evidente espressione è la bolla dei derivati ora ammontante a milioni di miliardi di dollari, fonte principale della presente crisi globale. Questa bolla speculativa non appartiene ad una data nazione, ma le saccheggia tutte. Il centro della bolla è, tuttavia, localizzabile nell’unica vera potenza imperiale dei nostri giorni, il sistema finanziario liberista anglo-olandese e le sue propaggini saudite. Nazioni intere e interi governi, oggi, sono satrapie dell’unico vero impero mondiale, l’impero della bolla dei derivati britannica; esso detta legge a molti governi, incluso quello del Regno Unito. Londra rappresenta la principale piazza pubblica dell’impero globale rappresentato dai milioni di miliardi di dollari della bolla dei derivati, bolla creata così alacremente da l’ex presidente della Riserva Federale Alan Greenspan, con gli stessi metodi fraudolenti che portarono in galera Michael Milken.

"Questo è il vero nemico del mondo, la grande massa globulare della cosiddetta “globalizzazione” che va fagocitando il mondo, oggi. Questo è l’odierno imperialismo britannico.

"Il rimedio alla sofferenza causata da cotale parassita globale si trova nell’architettura costituzionale che fece da base per l’elaborazione concettuale del sistema di banca nazionale proposto da Alexander Hamilton, primo ministro del Tesoro USA (...). È impiegando quel principio costitutivo della banca nazionale come pietra angolare di un sistema di credito globale, con cui potremo sostituire l’odierno sistema monetario mondiale in bancarotta: così potremo avere un nuovo sistema di credito con cambi valutari fissi, composto con il consenso della maggioranza delle nazioni sovrane del mondo.

"L’offerta russa in termini di cooperazione con gli Stati Uniti, nel lancio di una tale forma di 'Nuovo Sistema di Bretton Woods' (analogo a quello presentato nel 1944 dall’allora Presidente Franklin D. Roosevelt) sarebbe il primo passo concreto verso la creazione di un nuovo sistema di credito, che sostituisca il sistema monetario centrato a Londra, disperatamente fallito.

"Dato che gli Stati Uniti e altre nazioni si trovano in una situazione senza speranza, per cui il governo USA e molti altri governi non hanno adottato alcun rimedio, soltanto degli idioti – a Washington D.C. – non accetterebbero di muoversi nella direzione indicata dall’offerta russa di collaborare nella costruzione del necessario sistema di cooperazione economica globale, ora!"


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