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Il Presidente della Commissione Finanze al Senato, Mario Baldassarri, sostiene elementi chiave della Bretton Woods di LaRouche

Locandina

27 ottobre 2008 (MoviSol) - Nel corso di un dibattito pubblico sugli effetti della globalizzazione tenutosi il 25 ottobre ad Ascoli Piceno, su iniziativa della CONFAPI, il Sen. Mario Baldassarri, presidente della Commissione Finanze al Senato, ha sostenuto aspetti chiave della Nuova Bretton Woods di LaRouche, incluso il congelamento dei titoli speculativi. Baldassarri era uno dei tre relatori del convegno, insieme a Claudio Celani, condirettore dell’EIR Strategic Alert, ed ad Alfonso Gianni, già sottosegretario allo Sviluppo Economico nel governo Prodi.

Parlando ad una sala gremita e alla presenza delle autorità locali, tra cui il sindaco, i presidenti della Camera di Commercio e della Provincia, di Confindustria, i rappresentanti sindacali , i vertici del distretto militare e piccoli imprenditori aderenti alla Confapi provenienti anche da altre regioni, Celani ha pronunciato il discorso di apertura ricordando che LaRouche aveva perfettamente ragione quando preannunciàò il crac finanziario in corso, durante una visita ad Ascoli Piceno nel 2000, sulla base di un’analisi economica a lungo termine fondata sulla “triplice curva” che indica la forbice crescente tra bolla speculativa ed economia reale. Ha quindi paragonato l’attuale crollo bancario a quello del Trecento, col sistema bancario che faceva capo a Venezia, delineando quindi le quattro misure di emergenza proposte da LaRouche per uscire dalla crisi, a partire da una riorganizzazione fallimentare del sistema creditizio. Le proposte di LaRouche hanno trovato il sostegno del ministro Tremonti, e quelle di Tremonti del presidente francese Sarkozy. Questo ha creato un consenso sull’urgenza di un vertice internazionale sulla Nuova Bretton Woods, anche se è troppo presto per dire se il vertice che si terrà a Washington il 15 novembre andrà davvero in questa direzione.

Alfonso Gianni ha sottolineato il fatto che la crisi attuale, a differenza di quella del 1929, è sia una crisi dell’economia reale che del sistema finanziario. Questo significa che avremo bisogno di un nuovo sistema di sviluppo e di una riorganizzazione del sistema monetario a partire da cambi fissi. Gianni si è detto d'accordo con la necessità di grandi investimenti pubblici nelle infrastrutture, ma ha sottolineato l'aspetto dell'ambiente come motore propulsivo di un nuovo modello di sviluppo.

Il Sen. Baldassarri, vestendo i panni dell'"economista da quarant'anni", ha denunciato i modelli economici matematici dicendo che l’economia è qualcosa di “vivente”. Baldassarri ha avuto parole critiche nei confronti della "sinistra moderata" che si è appiattita sulle posizioni della finanza mondiale. Ha ricordato di aver incontrato personalmente LaRouche e di aver presentato la sua mozione per la Nuova Bretton Woods al Senato in collaborazione con il segretario di Movisol e rappresentante dell'EIR in Italia Andrew Spannaus. Ora sta cercando sostegno trasversale alla mozione, che dovrebbe essere discussa in Aula prossimamemente. Nel corso del dibattito si è detto d’accordo con Celani sull’urgenza di congelare i titoli speculativi, giacchè i piani di rifinanziamento approvati finora non faranno che provocare l’iperinflazione. Sia Celani che Baldassarri hanno citato l’esempio della Germania del 1922-23 che va assolutamente evitato oggi.

Anche se sia Baldassarri che Gianni si sono rifatti a Keynes, piuttosto che a Hamilton, per invocare interventi "alla Roosevelt", entrambi si sono detti d’accordo con LaRouche sul fatto che la Nuova Bretton Woods dovrà ispirarsi ai principii del Trattato di Westfalia, come base per nuovi rapporti internazionali. Durante il dibattito si sono levate molte voci critiche contro il Trattato di Lisbona ed a favore dell’energia nucleare.

Il dibattito è stato videoregistrato e sarà presto visibile in questo sito. Il TG regionale e i quotidiani locali ne hanno parlato.


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