Mappa del sito

Newsletter

Il CD di Solidarietà

© Copyright

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
MoviSol.org
Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

   

Vogliamo davvero che la disintegrazione finanziaria trasformi la “crisi alimentare” in carestia globale?

28 ottobre 2008 (MoviSol) - Il recente rapporto della FAO dice che, durante la disintegrazione finanziaria globale iniziata il luglio del 2007, a causa della priorità data al “salvataggio delle banche” rispetto agli aiuti invocati durante il vertice di Roma sulla crisi alimentare dello scorso giugno (vedi qui e qui) e dell’insostenibile aumento del prezzo dei fertilizzanti e di altri beni strumentali alla coltivazione agricola, il numero di esseri umani “gravemente sottonutriti” (cioè che muoiono di fame) è aumentato di 75 milioni di individui.

Dallo scorso autunno fino alla primavera di quest’anno, infatti, mentre le banche e gli hedge funds fuggivano dalle bolle finanziarie in implosione spostando la speculazione sul mercato delle materie prime, si è determinato - per le nazioni interessate - un aumento medio del 29% nei costi di importazione di cibo. Il costo dei fertilizzanti a livello mondiale è cresciuto ancor di più, e – come riportammo recentemente (vedi l'articolo "Per il principe Carlo la soluzione alla crisi alimentare è il genocidio") - si sono già avuti molti disordini di piazza, in tutto il mondo.

Ora la FAO stima che dei 12,3 miliardi di dollari per gli aiuti alimentari e per gli investimenti agricoli, richiesti a Roma per sostenere la produzione e il consumo di cibo, soltanto 1 miliardo sia stato sborsato dai governi, molti dei quali affermano di non potersi permettere altri sforzi, impegnati come sono a salvare le banche e gli istituti finanziarii speculativi!

Anche se il prezzo del cibo è calato, dalla scorsa primavera, non possiamo illuderci di essere nella “ripresa” del settore alimentare in senso lato. In molte nazioni, infatti, i coltivatori e gli agricoltori, schiacciati dai prezzi dei soliti fertilizzanti – ora più alti, dalle tre a alle cinque volte – e dal calo dei prezzi dei generi alimentari (dunque dei profitti attesi), stanno decidendo di coltivare meno superficie agricola, e rinunciano a parte dei contratti sulla produzione dell’anno prossimo. La riduzione di derrate alimentari disponibili, pertanto, si fa ancor più grave, assicurando un aumento futuro nel numero degli affamati.

Senza un nuovo ordine monetario con la Nuova Bretton Woods di LaRouche, in cui vengano congelati i debiti inesigibili e stabilizzate le valute (con cambi fissi adattabili previ accordi tra le nazioni), e venga ridimensionato il prezzo della materie prime, avviando al contempo grandi progetti infrastrutturali, la gravissima sofferenza del settore agricolo mondiale porterà i consumi alimentari ai livelli dei secoli bui.


[inizio pagina]