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LaRouche: che cosa dovrebbe fare Obama

22 novembre 2008 (MoviSol) - Estraiamo dalla registrazione della videoconferenza di Lyndon LaRouche del 18 novembre, la discussione sul compito che spetta ad Obama, nel contesto di crisi globale.

SCHLANGER: La domanda è di qualcuno della “squadra di transizione” [che coordina il passaggio di consegne tra l'amministrazione attuale e quella di Obama], ed è evidente che si stanno concentrando su che cosa debba essere fatto nell’immediato. Penso che sia importante rispondere loro, anche perché il ruolo di Franklin Roosevelt è tornato nuovamente al centro dell’attenzione. Tu [LaRouche] ne parli da tanti anni; ora, finalmente, la gente comincia a riscoprire che, nel secolo scorso, avemmo un Presidente capace di gestire una crisi finanziaria.

La domanda è dunque la seguente: “Per i primi cento giorni di presidenza di Obama, quale sarebbe il Suo ordine di battaglia?”

LAROUCHE: [ridendo] “Che venga a parlare con me!” […]

In primo luogo, dobbiamo riconoscere di essere in una crisi mondiale, in un collasso mondiale. È il sistema a crollare, qui. Nulla potrà salvare il sistema mondiale, nella sua forma attuale: nulla! E non sembra nemmeno possibile che si riesca a mantenerlo in vita fino ad arrivare alla primavera dell’anno prossimo. Così, cento giorni risultano un periodo di tempo piuttosto lungo. Potrebbe venire a mancare l’intera nazione, nel frattempo.

Così, ciò che dobbiamo fare è ciò che ho ripetutamente indicato, in passato: si vuole essere un degno Presidente degli Stati Uniti? Volete che Obama diventi davvero un eroe nazionale, che faccia quello che dovrebbe? Allora io dico ad Obama: vada in Russia, immediatamente; vada in Cina, in India; e dica loro che vorrebbe fare esattamente come io ho appena detto, o come io ho detto in altre occasioni, in passato.

[Ad Obama:] Se sopravvivrà alla mano britannica, indispettita per quel che avrà fatto (occorre avere un buon gruppo di agenti di sicurezza, nel fare una cosa simile, proprio perché gl’Inglesi potrebbero proprio venire a cercarLa), troverà una risposta favorevole da parte russa; forse, di primo acchito, potrebbero non crederLe, poiché in passato si sono sentiti fare tante vane promesse di questo tipo. Ma deve andare da loro. Deve parlare con la Cina, che è molto preoccupata a causa di questi problemi. Deve parlare con l’India, e dirle che intende assumere un impegno affinché, con la sua collaborazione, si compia qualcosa del genere.

Si trova, in sostanza, davanti ad un bivio: o avrà firmato un patto suicida, come alcuni presidenti hanno rischiato di fare, in passato, per il bene della nazione; oppure sulla base di simili accordi, diventerà un eroe universale, mondiale. È la cosa più intelligente da farsi, roba da far entrare nei libri di storia. Se cerca una pagina vuota nella mappa di un cimitero, questa è una delle strade più brevi per ottenerla. [il pubblico trasale]

Questo è il modo con cui pensare a queste cose. Quando si diventa una grande minaccia in carne ed ossa. Ad ogni modo, è questo il punto di partenza. Poi, bisogna fare in modo che altre cose si mettano in marcia.

Le risorse degli Stati Uniti, all’interno di questo sistema finanziario e monetario, sono quasi inesistenti. Pensate: abbiamo avuto ben tre presidenze Bush! Dodici anni di bushismo! [ride] Dopo dodici anni passati nei cespugli [altro significato della parola ‘bush’, NdT] si può perdere il contatto con la civiltà. E penso che, scherzi a parte, sia un po’ quel che è veramente successo. Altri potrebbero essere i fattori di questo disastro, ma questo – ben identificato – non è stato certamente positivo.

Dicevo: questo è il punto di partenza. Cominciando così, convinca il popolo americano che è dannatamente serio. E ne otterrà tutto il sostegno che Le sarà necessario, da quel momento in poi. Non significa che l’appoggio sarà automatico, ma che il popolo L'ascolterà. Le concederà il beneficio del dubbio. Se vuole essere un Presidente di successo, cominci adesso, in questo modo. A meno che i Britannici non decidano di sparare - e noi cercheremo di proteggerla - la cosa più dura da affrontare, in questa crisi, saranno già le prime settimane e i primi mesi dell'anno a venire. Ogni altra strada mette tutto in dubbio.

Se riuscirà ad ottenere questo genere di cooperazione e di accordi tra nazioni, Le assicuro che ne verrà anche il sostegno del Giappone, della Corea, e di altre nazioni; otterrete anche il sostegno della Francia e dell’Italia. Può contarci, davvero. Vuole essere un Presidente americano di successo? Faccia questo, e le cose buone Le verranno incontro da sole. Semplice no? Basta schivare le pallottole! [applauso]


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