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Le reti di Soros prendono di mira Brasile e Russia

3 dicembre 2008 (MoviSol) - Se si vuole cogliere il megaspeculatore George Soros con le mani nel sacco, si seguano le sue tracce in Brasile, dove sta per tenersi una conferenza in cui gli uomini di Soros e della sua fazione tenteranno di manipolare russi e brasiliani e reclutarli alla politica di Gordon Brown. Il governatore dello stato brasiliano del Parana, Roberto Requiao, ha indetto il 7-10 dicembre un seminario internazionale nella città di Curitiba per discutere la crisi finanziaria globale. Oltre a studiosi e funzionari di governo da Russia, Cina, Brasile ed altri paesi latino-americani, uno dei relatori principali sarà l’economista americano Thomas Palley, stretto collaboratore e apologeta dell’agente britannico George Soros.

Altri ospiti includono un gruppo di ex collaboratori di LaRouche -- Paolo Raimondi, Michael Liebig, Lorenzo Carrasco – che negli ultimi anni si sono uniti al campo britannico. Negli ultimi due anni questi personaggi hanno sfruttato la loro passata associazione con LaRouche per coinvolgere partecipanti russi, italiani e di altri paesi in una serie di conferenze, inclusa quella che si è tenuta nel luglio 2008 a Modena, lasciando i loro interlocutori all'oscuro del loro cambiamento di casacca e inducendoli a sostenere dichiarazioni e progetti il cui vero scopo era quello di danneggiare la causa della Nuova Bretton Woods.

"Questo conferma la nostra analisi che certi individui in passato associati a me”, ha commentato Lyndon LaRouche “sono passati dalla parte dei britannici. Operano esattamente come agenti britannici” nell’accezione peggiore del termine, “quella esemplificata da George Soros”.

Soros non solo specula con il suo hedge fund, uno dei tanti che ha distrutto l’economia mondiale con la speculazione in derivati, ma è anche uno dei principali promotori della legalizzazione della droga a livello mondiale, avendo finanziato innumerevoli campagne filo-droga sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo. In Africa dirige svariate operazioni, e recentemente ha chiesto un intervento militare dell’Unione Europea nella Repubblica del Congo, per conto di interessi minerari.

Soros si è ripetutamente giustificato per il fatto che, in gioventù, fungesse da corriere per le operazioni genocide delle Waffen SS nell’Ungheria occupata dai nazisti. Ad esempio, in un’intervista concessa a 60 Minutes, la trasmissione di Steve Kroft alla CBS, il 20 dicembre 1998, Soros spiegò che, quando era un adolescente, aiutò i nazisti a confiscare le proprietà degli ebrei mandati nei campi di sterminio, e che non si sentiva per niente in colpa nel farlo. Nella prefazione ad un libro pubblicato da suo padre, Soros aggiunge: “E' una cosa sacrilega da dirsi, ma questi dieci mesi (dell’occupazione nazista) furono il periodo più felice della mia vita… vivevamo una vita avventurosa e ci divertivamo insieme”.

Quanto all’economista di Oxford Thomas Palley, uno dei relatori al seminario nel Parana, è stato direttore del Progetto di Riforma della Globalizzazione dell’Open Society Institute di Soros nel 2002 e 2003. E’ tuttora un fautore della “società aperta” di Soros e di tutte le sue politiche. In un documento presentato alla conferenza che si tenne a Rio de Janeiro, in Brasile, nel novembre 2002, dal titolo “Soros sui mercati internazionali dei capitali e le economie in via di sviluppo”, Palley definì Soros “un individuo notevole. Non solo è uno dei finanzieri che hanno più successo al mondo…. È anche uno dei principali filantropi”. Stando a Palley, “le costruzioni teoriche di Soros sui mercati finanziari uniscono profonde intuizioni politiche e morali (!) e questo ha contribuito alla sua ascesa come intellettuale pubblico”.

Durante la campagna presidenziale USA, Palley ha eseguito gli ordini di Soros nel Partito Democratico, e cioé scaricare veleno su Hillary Clinton. Durante le primarie, nell'aprile scorso, Palley chiese pubblicamente che Hillary abbandonasse la gara, in un articolo intitolato "la maledizione dei Clinton". "La realtà – scrisse – è che sia Hillary che Bill Clinton sono fatti della stessa pasta, che è caratterizzata da una ambizione sfrenata e di desiderio di potere per amore del potere... quando si tratta dei Clinton, la verità è che essi sono diventati una maledizione e non una risorsa per i democratici."

Ci si chiede se il governatore del Parana sapesse che verrà alla sua conferenza un portavoce di Soros quando ha dichiarato alla stampa: „Non inviterò coloro che hanno provocato il disastro“. Alcuni organizzatori della conferenza hanno dichiarato all’EIR che non erano al corrente della presenza di Palley e dei suoi legami con Soros.


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