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Lapo Pistelli e la Soros connection

23 dicembre 2008 (MoviSol) - Il radio giornale di Lady Radio (radio locale fiorentina), ha ospitato questa mattina l’on. Lapo Pistelli, uno dei candidati alle primarie del Partito Democratico per la corsa elettorale della prossima primavera alla poltrona di Palazzo Vecchio. Dopo la forzata estromissione dell’ass. Graziano Cioni – la personalità politica fiorentina che più era accreditata per la vittoria delle primarie del PD – adesso l’on. Pistelli ha la strada spianata per la vittoria della prima parte della corsa a sindaco.

Il rappresentante di Movisol a Firenze, Claudio Giudici, è intervenuto durante la trasmissione con una domanda in merito alla Soros connection, ossia lo stretto legame che vi sarebbe tra una frangia del PD – quella che sta occupando tutti i posti dirigenziali del PD e che sta avvantaggiandosi delle inchieste della Magistratura che colpiscono l’attuale dirigenza locale del partito – ed il megaspeculatore George Soros (di cui il principale agente è in Italia l’ing. Carlo De Benedetti). Lapo Pistelli è, sicuramente a Firenze, il rappresentante più forte di questa frangia filo-oligarchica del PD, in quanto, come riporta il Corriere della Sera del 1 luglio 2005 a firma Verderami: «Con la posta elettronica Lapo Pistelli provò infatti a contattare il magnate americano» per organizzare l’incontro che avrebbe messo faccia a faccia Francesco Rutelli con lo speculatore.

Giudici ha ricordato a Pistelli come Lyndon LaRouche la scorsa settimana abbia denunciato di fronte all’Europarlamento le trame di Soros sull’economia e sulla politica mondiale, ma il politico fiorentino ha, con perita nonchalance, parlato di Soros come di una figura vicina alla democrazia e di LaRouche come di una persona che sostiene tesi apocalittiche, vicino ad ambienti poco raccomandabili ed oggetto delle simpatie di Tremonti.

Eppure la formazione giovanile di Pistelli ha una provenienza molto sana, in quanto egli ha fatto parte degli ambienti di Giorgio La Pira, il quale ha caratterizzato tutta la sua vita ed opera politica per la vicinanza alla gente comune ed ai più deboli e la sua presa di distanza dagli ambienti speculativi e liberisti.

O l’on. Pistelli non capisce il gioco che sta giocando, oppure lo accetta cinicamente. Sicuramente il sofismo, a forza di praticarlo, porta a vedere nero dove è bianco e bianco dove è nero.


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