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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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Anche l'Europa ha bisogno di una Commissione Pecora!

8 gennaio 2009 (MoviSol) - Descrivendo gli aspetti dominanti del crac finanziario globale del 2008, Helga Zepp LaRouche, presidente dello Schiller Institute e del Movimento Solidarietà tedesco, ha tracciato un parallelo con lo schema a piramide di 50 miliardi di dollari di Bernie Madoff, per mostrare che l’intero sistema finanziario è una "gigantesca piramide alla Madoff".

Al centro del sistema, la Federal Reserve USA e la Banca Centrale Europea (BCE) "fungono da cannoni di neve artificiale per la gigantesca lavina del sistema finanziario, in cui i vincitori sono i 'giocatori' ed i perdenti sono la popolazione che subisce le conseguenze dei loro giochi sull’economia reale e presto subirà le conseguenze dell’iperinflazione".

La "neve artificiale" è il denaro fornito dalla BCE per tenere in piedi l’industria della cartolarizzazione che foraggia la lavina, anche se le banche non acquistano titoli tossici l’una dall’altra. Stando al quotidiano tedesco FAZ del 26 dicembre, il volume delle cartolarizzazioni in Europa è aumentato a 500 miliardi di euro nel 2008. E questi prodotti hanno un unico acquirente: la BCE. Le banche vendono crediti ai propri veicoli speciali, che a loro volta li “cartolarizzano”. A quel punto le banche riacquistano i titoli così cartolarizzati, e non potendoli rivendere sul mercato, li danno alla BCE come collaterale, e li segnano sui loro libri contabili come "attivi" depositati presso la BCE. Hanno solo bisogno di una rating agency che assegni al pacchetto di titoli un rating AAA.

Ad esempio, prima e dopo Natale, la Banca Intesa Sanpaolo ha cartolarizzato mutui per 5,7 e 13 miliardi di euro ottenendo un punteggio AAA, pur avendo creato del denaro dal nulla. E’ più di quanto paghi in interessi annui un paese come la Grecia, con la differenza che il rating della Grecia è Baa1!

Tutto questo sistema insostenibile è stato tenuto in vita artificialmente anche con 3000 miliardi di euro pompati dai governi occidentali nel 2008 – e questa cifra non include le garanzie statali offerte alle banche. Questi pacchetti di salvataggio sono naturalmente a spese dei contribuenti. Senza di loro, il sistema bancario tedesco sarebbe crollato in settembre-ottobre, con i bancomat vuoti - come ha rivelato il primo canale televisivo tedesco ARD nella sua retrospettiva di fine anno.

Alla luce di tutto questo, vanno fermamente respinte nuove proposte fraudolente come quella dell’amministratore delegato della Deutsche Bank Josef Ackermann di costituire una "bad bank" che assorbisca tutti i "titoli tossici". Ancor di più sapendo che Ackermann aveva già formulato una proposta simile nel febbraio 2003, ad un incontro con membri del governo ed altri direttori di banca, il che dimostra chiaramente che già allora erano consapevoli del problema, e hanno lasciato deliberatamente che continuasse a peggiorare.

In questo contesto Helga Zepp LaRouche fa appello al Bundestag (ed implicitamente anche agli altri Parlamenti europei) affinché costituiscano una Commissione d'inchiesta simile alla "Commissione Pecora" creata al Senato USA nel 1932-34 per indagare sulle responsabilità di Wall Street nel crac. Lo scopo della nuova Commissione Pecora, sollecitata dall’economista e leader democratico USA LaRouche anche al Congresso USA, non sarà soltanto quello di documentare le frodi ed i reati commessi dagli speculatori, ma anche di fornire la base per un cambiamento fondamentale nella politica bancaria, verso l’elargizione di credito produttivo all’economia reale. Dovrebbe anche porre fine alle pratiche della BCE, che si rifiuta di fungere da "prestatore di ultima istanza" ma non esita a fungere da "discarica di ultima istanza" assorbendo i titoli tossici della banche private come collaterale fraudolento per mettere presunti "capitali freschi" a disposizione di tali banche. Se non verrà fermata la BCE, i cittadini europei verranno esposti al rischio dell’iperinflazione ed al crollo totale dell’economia reale con la perdita di milioni di posti di lavoro, ha ammonito Helga LaRouche.


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