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"Tacchino freddo" per le banche: chiudere la produzione di droga in Afghanistan

6 febbraio 2009 (MoviSol) - Come risultato del collasso del sistema, i soldi della droga hanno assunto un ruolo centrale in settori già tossico-dipendenti del sistema finanziario, come quelli che sostengono George Soros. Nei circoli del potere, gente disperata scende a patti per ottenere un po' di soldi.

Questo è il motivo per cui la stessa questione dell'Afghanistan assume un aspetto estremamente rilevante dal punto di vista finanziario. Come ha affermato Lyndon LaRouche il 28 gennaio, "La scorta monetaria mondiale è messa al servizio del salvataggio bancario, e si verifica una scarsità di denaro, di ogni tipo di credito, che sta raggiungendo rapidamente livelli catastrofici in ogni settore". In questo contesto, "le banche vengono corrotte dall'offerta dei narcodollari; ogni tipo di istituzione è esposta a questa offerta. I soldi della droga sono l'unico canale di denaro disponibile in grande quantità, mentre il sistema collassa".

La campagna per la legalizzazione della droga, che George Soros conduce a livello internazionale, aggraverà il problema, aumentando il consumo e il fatturato. Perciò, chiudere il centro di produzione di oppio in Afghanistan e ritirare le truppe della NATO tranne che dalla capitale sono una scelta strategica cruciale per l'amministrazione Obama, per togliere ossigeno alle forze dell'Impero Britannico globalizzato. Nella NATO c'è già uno scontro in atto che vede almeno una fazione delle forze armate USA favorevole ad una svolta (vedi "L'ONU: le banche salvate dalla narco-liquidità").

Su un totale della produzione mondiale di eroina stimata in 795 tonnellate nel 2007, l'Afghanistan ne ha prodotto circa il 95 per cento (753 tonnellate). E' ampiamente riconosciuto il fatto che metà dell'oppio afghano viene coltivato nella provincia di Helmand, occupata dai britannici. Come ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri afghano Ahmed Baheen il 18 gennaio, "la produzione di oppio in Afghanistan è a pieno regime solo dove sono stazionate truppe straniere, come in Helmand dove ci sono i britannici". Inoltre, i britannici dirigono il dipartimento anti-droga del governo militare alleato, e hanno finora bloccato ogni politica di distruzione delle colture.

LaRouche ha sottolineato che la nuova guerra alla droga va combattuta minimizzando l'uso della violenza e preferendo la tecnologia avanzata, come ad esempio le tecnologie satellitari, per scoprire, sradicare, interdire e sequestrare l'oppio e i suoi derivati a ogni stadio del processo di produzione. Questa dovrebbe essere la politica della "Operazione Afghanistan".


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