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Campagna denigratoria contro Roosevelt

12 febbraio 2009 (MoviSol) - È in corso sui media internazionali una campagna denigratoria contro la figura e la politica di Franklin Delano Roosevelt, mirante chiaramente ad impedire che il Presidente Obama segua le sue orme. Lo afferma chiaramente un articolo del 1 febbraio sul Washington Post, a firma di Amity Schlaes, ex giornalista del Financial Times e membro del Council on Foreign Relations: il Presidente Obama, scrive Schlaes, "ha detto chiaramente che il suo modello è Roosevelt", ma Roosevelt "non è degno di emulazione". La competenza specifica dell'autrice risale ad un libro che scrisse quando usufruiva di una borsa di studio dell'American Enterprise Institute, un centro studi neo-conservatore costituito nel 1938 per contrastare le riforme promosse da Roosevelt. Il libro, intitolato "The Forgotten Man" (l'uomo dimenticato), è stato pubblicato nel 2007 dalla Harper Collins, casa editrice appartenente all'agente britannico Rupert Murdoch.

Amity Schlaes sostiene che Roosevelt non aveva una politica generale, e agiva "a casaccio", risultando "pericolosamente imprevedibile" ai banchieri. Stigmatizza gli artefici del New Deal, sostenendo che pur non essendo veri e propri traditori, erano pesantemente influenzati dai comunisti, e solleva lo spettro dell'anti-semitismo.

Dalla Germania, il settimanale Der Spiegel online ha pubblicato il 4 febbraio un articolo del corrispondente da Washington Gabor Steingart, in cui la leadership di Ludwig Erhard nella ricostruzione economica tedesca dopo la guerra viene presentata come contrapposta alla politica di Roosevelt. Roosevelt si sarebbe limitato a creare del debito, mentre secondo Der Spiegel la politica di Erhard di "lavoro, risparmio e sudore" dovrebbe fungere da lezione per il Presidente Obama. Manco a dirlo, l'autore è un ideologo liberista che intervista spesso il megaspeculatore George Soros.

In risposta a questo articolo Helga Zepp LaRouche ha scritto che Steingart evidentemente presuppone che i suoi lettori non conoscano la storia. Roosevelt riuscì a tirare fuori l'America dalla depressione, mentre in Germania la politica di austerità di Mueller, Bruening e Schacht condusse alla dittatura di Hitler. Inoltre, la politica di ricostruzione della Germania dopo la II guerra mondiale, tramite il Kreditanstalt fuer Wiederaufbau (l'ente tedesco per la Ricostruzione) fu modellata su quella della Reconstruction Finance Corporation di Roosevelt. "Hitler avrebbe potuto essere fermato se nel 1931 la Germania avesse adottato la politica proposta dall'economista Wilhelm Lautenbach, dirigente del Ministero dell'Economia, o dal sindacato ADGB. Entrambi i piani prevedevano credito statale per creare posti di lavoro, ed avrebbero impedito la crisi sociale che consentì ad Hitler di impossessarsi del potere".


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