Mappa del sito

Newsletter

Il CD di Solidarietà

© Copyright

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
MoviSol.org
Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

   

LaRouche dichiara guerra all'impero britannico

13 marzo 2009 (MoviSol) - Il 7 marzo, l’economista e leader democratico Lyndon LaRouche ha emesso una "dichiarazione di guerra" nei confronti "dell’impero britannico e dei suoi agenti di Wall Street", che hanno dato l’assedio alla Casa Bianca di Obama e sono dediti al tentativo di distruggere gli Stati Uniti come repubblica. Questo attacco multifrontale contro la Presidenza mira, prima di tutto, ad impedire che il Presidente adotti una politica alla Roosevelt per affrontare l’attuale crisi da collasso, specificamente una riorganizzazione fallimentare di tutto il sistema finanziario dominato dalla City di Londra.

L’assalto attuale, ha dichiarato LaRouche, è una reincarnazione della filomussoliniana e filohitleriana American Liberty League, che negli anni Trenta fece di tutto per distruggere Franklin Delano Roosevelt, inclusi tentativi di colpo di stato. Esso viene condotto, all’interno degli Stati Uniti, da un apparato di estrema destra legato a Wall Street e sulla busta paga di Londra, guidato dall’American Enterprise Institute, dalla Heritage Foundation, dal Cato Institute e individui chiave quali Newt Gingrich, Rush Limbaugh e Rupert Murdoch, nonché propagandisti anti Roosevelt quali Amity Shlaes e Jim Powell.

“Saremo spietati nel denunciare il fatto che tutti coloro che danno addosso al Presidente oggi, da Wall Street e ambienti simili, sono in realtà dei fascisti, nella tradizione della Liberty League che tanto amava Mussolini ed Hitler negli anni Trenta”, ha dichiarato LaRouche.

Disgraziatamente, la popolazione americana, inclusi molti congressisti e rappresentanti istituzionali, “non sa più che cosa significa difendere la nazione. E' stata coinvolta in così tante guerre finte, che non sa più che cosa sia una vera guerra! E siamo in una vera guerra, per salvare gli Stati Uniti da questo tipo di sovversione che proviene da Londra… Difenderemo la Presidenza, e renderemo infelici tutti coloro che non concordano con noi sul fatto che la Presidenza debba essere difesa”.

Una fonte vicina all’amministrazione ha commentato recentemente che Wall Street sta conducendo una campagna propagandistica furiosa per etichettare il Presidente Obama come un “rooseveltiano radicale, che uccide le banche”. Quando è stata annunciata al Congresso la finanziaria del Presidente Obama, per quanto fortemente inadeguata, il capogruppo della minoranza alla Camera John Boehner ha chiesto che il Presidente “congeli la spesa finché non tornerà in ordine il bilancio”. Stando alle nostre fonti, poco prima di andarsene dalla Casa Bianca, George Bush e Dick Cheney hanno speso tutto il bilancio della Casa Bianca per il 2009 per assicurarsi che la nuova amministrazione si trovasse di fronte a ostacoli insormontabili.

Un altro fronte nell’assalto è stato aperto da ambienti del Partito Democratico legati al megaspeculatore George Soros, che continua a spendere cifre da capogiro nella campagna per la legalizzazione della droga negli Stati Uniti e per fermare la “guerra” ai cartelli della droga dichiarata dal ministro della Giustizia Holder. L’offensiva guidata da Soros è stata appoggiata in pieno dal settimanale londinese Economist, che gli dedica la copertina del numero del 7-13 marzo, chiedendo la legalizzazione della droga come la “la politica del male minore”.

Inoltre, il Premier britannico Gordon Brown e l’ex Premier Tony Blair sono stati entrambi a Washington la settimana scorsa, per gettare tutto il loro peso nell’assalto contro la Presidenza. I tentativi di Brown di coinvolgere il Presidente Obama nella politica di Londra per il vertice G-20, che prevede massicci pacchetti di salvataggio alle banche, iperinflazione e austerità schachtiana, sono per ora falliti.

Tuttavia, Tony Blair ha avuto più successo di Brown durante il suo incontro a porte chiuse a Capitol Hill, quando ha chiesto ai congressisti ed agli amministratori delegati riuniti di concentrare la propria attenzione sui cambiamenti climatici e il riscaldamento globale, invece di affrontare la crisi finanziaria con la riorganizzazione fallimentare e nuove regole.

Appuntamento per il 21 marzo, ore 19:00. Videoconferenza di Lyndon LaRouche in diretta.


[inizio pagina]