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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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MoviSol invitato dall'UDC di Chiari (BS)

25 marzo 2009 (MoviSol) - Il segretario di Movisol Andrew Spannaus è stato tra i relatori dell'incontro organizzato dall'UDC di Chiari (BS) il 23 marzo, insieme al vicedirettore del Giornale di Brescia Tonino Zana e l'On. Bruno Tabacci.

Davanti a circa 100 cittadini e attivisti politici locali, i relatori hanno affrontato i temi del federalismo e il ruolo dello Stato nell'economia nel contesto della crisi attuale. Parlando per ultimo, Spannaus ha dato una scossa alla serata dichiarando che l'avvento della crisi come prospettata dal movimento di Lyndon LaRouche segna il fallimento delle istituzioni politiche ed economiche attuali. "È possibile fidarsi – ha chiesto - di un banchiere centrale che pochi anni fa predicava la fede iper-liberista delle privatizzazioni e promuoveva la speculazione nei derivati, ma che oggi si erge a protettore della stabilità? È lecito credere al premier inglese Gordon Brown quando parla di portare più trasparenza al sistema, quando proprio la Gran Bretagna rappresenta la principale protettrice dei paradisi fiscali?"

Spannaus ha poi tracciato i contorni della battaglia in corso per garantire il futuro della società moderna attraverso la riorganizzazione fallimentare come proposta da LaRouche. In questo contesto ha fatto riferimento ad alcuni periodi storici in cui lo Stato ha svolto la funzione di promotore del Bene Comune, per esempio nel dopoguerra con De Gasperi, Vanoni e Mattei, oppure negli anni Trenta sotto la presidenza di Franklin Delano Roosevelt negli Stati Uniti. Oggi – ha ribadito – l'attacco a questa tendenza viene dalle stesse forze finanziarie che appoggiavano il Fascismo e il Nazismo negli anni Venti e Trenta, e che ora vorrebbero utilizzare la crisi per aumentare il loro controllo sovrannazionale a scapito della cooperazione tra stati nazionali sovrani.

Per quanto riguarda la questione del federalismo e delle amministrazioni locali, Spannaus ha ammonito che chi pensa di sfuggire dalla crisi isolandosi dai problemi dei vicini si fa solo delle illusioni; la crisi è sistemica, e colpisce già l'Italia in modo pesante nonostante la presenza di un tessuto economico e sociale meno finanziarizzato rispetto a paesi come gli USA. Bisogna affrontare la crisi a livello del sistema – ha detto – con lo Stato che crei le condizioni di stabilità necessarie per la promozione dell'economia produttiva e delle nuove tecnologie. Una delle condizioni essenziali perché questo avvenga è l'impostazione di un sistema creditizio che privilegi l'economia reale contro la speculazione. Purtroppo, invece di affermare questo principio del Bene Comune ed esercitare una pressione positiva sulla politica nazionale, molti comuni sono stati indotti a tuffarsi nella bolla speculativa, acquistando dei prodotti derivati.

C'è il timore che il Comune di Chiari sia tra questi, un fatto che ha suscitato molto interesse tra i presenti.

Il Giornale di Brescia ha pubblicato oggi un servizio sull'evento.

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