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Il Comune di Chiari risponde sui derivati

6 aprile 2009 (MoviSol) - Durante l'iniziativa dell'UDC a Chiari il 23 marzo, il segretario del MoviSol Andrew Spannaus ha espresso pubblicamente il timore che il Comune di Chiari possa essere tra quegli enti locali che "sono stati indotti a tuffarsi nella bolla speculativa, acquistando dei prodotti derivati". La preoccupazione è nata quando alcuni rappresentanti dell'UDC locale hanno preso visione degli accordi sottoscritti dal Comune per l'emissione di Buoni Obbligazionari Comunali (BOC), che prevedono anche la possibilità di utilizzare gli strumenti derivati per proteggersi contro il rischio sui tassi d'interesse.

La frase pronunciata da Spannaus sembra aver provocato non poche preoccupazioni tra la cittadinanza di Chiari, portando molti a chiedere spiegazioni direttamente ai rappresentanti del Comune. In risposta a questa piccola tempesta, l'Assessore al Bilancio Ing. Emanuele Arrighetti ha inviato una lettera al MoviSol, che volentieri pubblichiamo sotto.

Per quanto riguarda i contenuti della lettera, rimarchiamo quanto segue:

L'Assessore Arrighetti afferma che i BOC "sono tutt'altra cosa rispetto ai prodotti derivati…". Purtroppo, mentre così dovrebbe essere, la metodologia utilizzata dalle banche negli ultimi anni ha creato un legame stretto tra le obbligazioni e i derivati: la convenzione sottoscritta dal Comune di Chiari che è stata mostrata al MoviSol prevede che le banche possano "ottenere dall'Ente il mandato per effettuare […] ogni operazione su strumenti derivati avente lo scopo di coprire e gestire i Rischi di Tasso …" Infatti è proprio qui che le banche rifilano i derivati agli enti locali, proponendo delle offerte che "assicurano" contro il rischio di un aumento dei tassi, che spesso si sono trasformate in debiti enormi a causa delle fluttuazioni dei mercati speculativi.

L'Assessore Arrighetti e il vicesegretario del Comune sig. Assoni ci hanno assicurato che il Comune di Chiari non ha sottoscritto alcun derivato.

Non abbiamo motivo di dubitare della loro buona fede, ma di quella delle banche sì, e così qualche timore ci rimane, per due motivi: in primo luogo, perché i BOC sottoscritti sono stati organizzati da un comune capofila (Cazzago San Martino) e coinvolgono decine di altri comuni. Sarebbe il caso di verificare la situazione con chi gestisce l'operazione per conto del capofila; in secondo luogo, è difficile credere che una banca che ha il diritto di proporre dei derivati non li abbia proposti in questi anni. La situazione drammatica di molti enti locali in Italia, come documentata anche dalla Commissione Finanze del Senato in questi giorni, mostra che la follia della speculazione finanziaria ha fatto, e continua a fare, danni gravissimi in questo paese.

A prescindere dal colore politico della Giunta di Chiari, l'obiettivo del MoviSol è di garantire che quel Comune e la cittadinanza in generale siano consapevoli dei giochi speculativi in cui molti - volenti o nolenti - sono stati coinvolti, e che si eviti di lasciare le decisioni in materia economica ad "esperti" che in questi anni hanno promosso proprio quelle politiche che sono alla base dell'attuale crollo finanziario a livello mondiale.

La lettera ricevuta dal Comune di Chiari


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