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Intervento del movimento di LaRouche in Sudan

28 aprile 2009 (MoviSol) - Riconoscendo il ruolo di Lyndon LaRouche nel guidare la lotta internazionale per lo sviluppo del Sudan, l'Unione Generale degli Studenti Sudanesi ha invitato l'insigne economista americano come relatore ad una conferenza contro la politicizzazione della giustizia, tenutasi a Khartoum dal 5 al 7 aprile 2009. La conferenza faceva parte del contrattacco del Sudan contro la fraudolenta incriminazione del presidente sudanese Omar Hassan Al-Bashir da parte del Tribunale Penale Internazionale (ICC).

In rappresentanza di LaRouche hanno partecipato quattro rappresentanti del suo movimento politico: Lawrence Freeman, capo dell'African Desk all'Executive Intelligence Review, Douglas DeGroot (membro dello staff dell'EIR), Summer Shields del movimento giovanile di LaRouche, Hussein Askary della sede svedese dell'EIR. Tutti e quattro sono intervenuti alla conferenza presentando l'intera gamme delle idee di LaRouche, e in particolare l'analisi e la denuncia del ruolo dell'Impero Britannico e dei suoi agenti top, Lord Malloch Brown e George Soros. Nei giorni successivi, la delegazione larouchiana ha avuto numerose opportunità di incontri con leader sudanesi e di comunicare con l'opinione pubblica attraverso interviste. Essi hanno anche potuto visitare il progetto della Diga di Merowe, la più grande diga costruita in Africa dai tempi della Diga di Assuan in Egitto.

La visita ha preceduto di pochi giorni l'arrivo dell'inviato speciale di Obama, il gen. Scott Gration, che è stato ricevuto caldamente da funzionari e media sudanesi. Gration è stato seguito da John Kerry, che ha incontrato sia il vicepresidente sudanese Ali Othman Mohammed Taha (il quale aveva ricevuto la delegazione larouchiana la settimana precedente) che il presidente del Sudan meridionale Silva Ker. Apparentemente ignorando il mandato di cattura dell'ICC, Kerry ha reiterato l'importanza di proseguire l'accordo generale di pace che Khartoum si è impegnato formalmente ad applicare.

La stampa sudanese ha riconosciuto che qualsiasi cosa di positivo provenga dalla diplomazia USA verso il Sudan è il risultato della battaglia condotta negli USA da LaRouche. L'8 aprile il quotidiano Alray Alaam ha scritto: "Lo statista americano Lyndon LaRouche aveva già condotto una potente campagna per impedire che l'amministrazione Obama cadesse nella trappola tesa dalla decisione dell'ICC di emettere un mandato d'arresto per il presidente Al-Bashir... LaRouche ha chiesto all'amministrazione Obama di perseguire una politica positiva in genere verso l'Africa e in special modo verso il Sudan, a causa di ciò che il Sudan rappresenta in termini delle sue risorse umane, naturali e idriche che possono trasformare il paese nel granaio d'Africa. Forse la Diga di Merowe, che è stata costruita dalla cooperazione tra Sudan e Cina nel nord del paese, e che assieme agli altri progetti che l'accompagnano è oggi il più grande dell'Africa, è l'esempio migliore di un tale atteggiamento. Ma forse questo è uno dei motivi dietro la tempistica dell'attacco al Sudan".

Alray Alaam ha proseguito: "LaRouche è il più esplicito a chiedere a livello internazionale di cacciare l'Impero Britannico e la sua oscura eredità dall'intero continente africano. Egli ha ripetutamente chiesto di abolire l'ICC che, sostiene, è stato architettato e finanziato dal promotore internazionale della droga, quel George Soros addestrato dai nazisti, e dal suo controllore al Foreign Office britannico, Lord Malloch Brown. LaRouche sottolinea che la stessa esistenza dell'ICC è un crimine contro l'umanità, perché esso viola il principio della sovranità nazionale".

Il quotidiano sudanese conclude citando un autorevole diplomatico sudanese, Alrashid Abu Shama, che consiglia il governo di "prendere sul serio il fatto che gli USA non fanno parte dell'ICC, un buon segno".


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