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L'economista Hankel sostiene le proposte di LaRouche e propone una "Good Bank"

30 aprile 2009 (MoviSol) - In un'intervista concessa a Helga Zepp LaRouche, l'ex sottosegretario al ministero del Tesoro tedesco e noto economista Wilhelm Hankel ha appoggiato la proposta di LaRouche per una nuova Commissione Pecora. "Abbiamo bisogno di una commissione indipendente, non di banchieri ma di revisori pubblici giurati, esperti contabili e naturalmente vecchi insegnanti di macroeconomia", ha detto Hankel. "Tale commissione dovrebbe scrutinare, prima di tutto, la banca stessa, ma – e questo è più importante – che cosa accadrebbe veramente se tutte le nostre 'Bad Banks' [che il governo tedesco si appresta a varare, ndr], specialmente quelle nel settore privato, debbano farsi carico delle proprie perdite e se i pochi investimenti buoni di queste banche fossero trasferiti ad un nuovo istituto".

"Promuovo con forza l'idea di una 'Good Bank'", ha detto Hankel, "invece che una Bad Bank. Preleveremmo gli attivi buoni dalle 'Bad Banks' e li trasferiremmo ad un nuovo Istituto per la Ricostruzione [Kreditanstalt für Wideraufbau]; in altre parole, una banca per ricostruire il sistema bancario. Lasceremmo il compito di liquidare le Bad Banks agli azionisti originari. Le perdite del settore bancario sarebbero di gran lunga inferiori alle perdite del sistema che ci sarebbero qualora la crisi fosse trasferita all'economia reale".

Hankel ha ripetuto che il sistema dell'Euro è destinato a fallire. Benché la Germania abbia finora assicurato la stabilità della moneta europea grazie ai suoi attivi commerciali, essa non è più in grado di coprire i crescenti passivi dei "paesi in deficit". Finché quest'ultimi rimarranno nell'eurosistema, essi non potranno por mano ai rimedi necessari, che richiedono politiche monetarie, di tassi di cambio e di stabilizzazione nazionali. Perciò, l'Unione Monetaria si scioglierà, o perché se ne andrà per primo "il banchiere sovresposto, la Germania", o perché a farlo sarà un paese in deficit.

Interpellato sull'idea di LaRouche secondo cui la nuova Bretton Woods dovrebbe non solo incorporare una nuova architettura finanziaria, ma anche promuovere la costruzione del Ponte Eurasiatico di Sviluppo, il prof. Hankel ha detto: "Il Ponte Eurasiatico è importante anche per garantire le forniture di materie prime dalla Siberia. Esso è un progetto molto importante, come il gasdotto per cui si è battuto l'ex cancelliere Gerhard Schroeder. Tali progetti non solo dovrebbero garantire le forniture all'Europa, ma producono ordinazioni alle industrie delle macchine utensili e produttrici di tubi, assicurando posti di lavoro".

L'economista tedesco ha sottolineato un'importante differenza tra gli economisti di oggi e quelli della sua generazione. "Noi della vecchia guardia abbiamo sempre considerato l'economia una scienza morale: essa doveva orientarsi al bene comune e non all'egoismo privato dell'affarista individuale o alla massimizzazione del profitto dell'impresa. Il bene comune è la base dell'economia, e l'economista è un dottore sociale che deve avere la missione e l'ethos di mantenere il paziente in buona salute e, se si ammala, di guarirlo".

Sfortunatamente, in Germania come in altri paesi, ciò è andato dimenticato, in particolare perché l'economia è stata divisa in amministrazione aziendale ed economia politica, "col risultato che i manager d'impresa sanno poco o niente di economia politica" e viceversa. Il prof. Hankel è anche contrario al fatto che sponsor privati finanzino parte eccessiva delle facoltà universitarie: "C'è una nuova Casa della Finanza a Francoforte, che non ha assolutamente niente da dire sulla miseria del settore finanziario, perché gli insegnanti hanno paura di far arrabbiare i loro sostenitori finanziari".


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