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LaRouche: "Adesso inizia la prossima fase della crisi"

9 maggio 2009 (MoviSol) - L’economista e leader politico Lyndon LaRouche è intervenuto il 28 aprile ad una conferenza a Washington trasmessa in diretta su internet (disponibile anche qui) ed in collegamento diretto con New York. Il moderatore Harley Schlanger ha esordito ricordando ai presenti che sono trascorse solo due settimane dall’ultima webcast dell’11 aprile, in cui LaRouche ha dato una scossa all’establishment di Washington dicendo la verità sulla "sindrome narcisistica" del Presidente Obama. Per via del suo desiderio ossessivo di essere popolare, ha detto LaRouche "il Presidente segue i diktat del suo consigliere economico capo, Larry Summers, boss di un nido di vipere nell’amministrazione Obama, i sedicenti 'economisti comportamentali'".

Il 28 aprile LaRouche ha proseguito il suo attacco contro questo gruppo di economisti cervellotici che promuovono la politica di salvataggi delle banche, una politica che provocherà l’iperinflazione e la riduzione demografica. Ha tracciato un parallelo tra la situazione attuale e quella della Germania nel 1923, quando la Repubblica di Weimar sprofondò nella fase iperinflazionistica. "Oggi negli Stati Uniti e nel resto del mondo siamo in una situazione paragonabile. Siamo in quello che sembra un processo deflazionistico, in cui perdiamo posti di lavoro – 700.000 al mese negli Stati Uniti". Questo tasso accelererà, man mano che continuerà a crollare l’economia fisica.

Il tentativo di rifinanziare le banche provocherà un crollo generale dell'economia mondiale, ha aggiunto LaRouche, soprattutto "se verrà adottato il cosiddetto programma ambientalista". L’amministrazione Obama ha sostenuto recentemente la politica di riduzione delle emissioni di carbonio cosiddetta "cap and trade", ovvero permessi limitati di emissione di CO2 che saranno scambiati sul mercato. Ciò implica tassare l’energia a livelli così esorbitanti da ridurre i consumi energetici, creando al contempo un altro mercato speculativo internazionale, in cui produttori o nazioni che usano meno della quota loro assegnata di CO2 potranno vendere i loro diritti ad altri che hanno superato la loro quota. "Questa è una politica hitleriana", ha dichiarato LaRouche. "Se l'amministrazione Obama continuerà ad appoggiare la politica del 'cap and trade', ci sarà un genocidio globale senza precedenti, anche negli Stati Uniti".

Questo coincide, ha proseguito LaRouche, col pericolo di un'epidemia di influenza suina ed altri problemi sanitari collegati. Il crollo dell'economia fisica, soprattutto su scala mondiale, crea sempre le basi per pandemie. E oggi si prospetta la possibile esplosione di una situazione pandemica di massa.

"Dunque se l'amministrazione Obama non verrà indotta a cambiare radicalmente la propria politica, giudicando da tutto quello che osserviamo a partire dalla visita del Presidente Obama al G20 di Londra, andiamo verso una catastrofe senza precedenti. E nessuna parte del mondo è esente da tale catastrofe, è una catastrofe globale".

All'intervento di LaRouche sono seguite due ore di domande e risposte da numerosi esponenti democratici, incluso un gruppo di economisti della Stanford University in California, ed a New York, che concordano pienamente con la valutazione di LaRouche sul pericolo rappresentato da Larry Summers. Questi economisti hanno chiesto un parere su alcune loro proposte per salvare il sistema sanitario e i salari dalla mannaia voluta da Summers e Orszag, e per non dover rifinanziare i titoli tossici come invece si propone di fare l'amministrazione, offrendo al massimo 15 centesimi per ogni dollaro di titolo tossico. Per comprendere l’importanza di questo dibattito, la bancarotta della Chrysler è dovuta al fatto che gli hedge funds hanno rifiutato un'offerta di 40 centesimi per ogni dollaro, pretendendo il 100%, noncuranti delle conseguenze che avrebbe avuto tutto questo sull'industria dell'auto. A quel punto a Obama non restava altra scelta che procedere con la bancarotta.


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