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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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I medici tedeschi denunciano il declino del sistema sanitario

28 maggio 2009 (MoviSol) - Il presidente dell’associazione Medica Tedesca, Joerg-Dietrich Hoppe, ha pronunciato parole dure sulla politica di tagli alla spesa sanitaria del governo Merkel, sia nel suo discorso di apertura al Congresso annuale dei Medici Indipendenti a Mainz, il 19 maggio, che in un’intervista concessa ad Helga Zepp-LaRouche, presidente del Movimento Solidarietà tedesco (BueSo) due giorni dopo. A Mainz ha sottolineato che “noi medici in Germania siamo contrari al razionamento, ai tagli ai servizi sanitari, e non vogliamo che ricada su di noi la colpa delle mancate forniture ai medici ed agli ospedali decise dallo stato”. Il sistema sanitario tedesco, ha aggiunto, rischia il collasso per la mancanza di fondi, che ha motivato gli scioperi nazionali e le proteste dei medici indipendenti in tutta la Germania.

Il Movimento Solidarietà tedesco ha messo la questione sanitaria al centro del suo manifesto per le europee del 7 giugno, distribuendo un volantino al congresso medico a Mainz, in cui denuncia il fatto che si rifinanzino le banche in bancarotta responsabili del crac finanziario, mentre si taglia la spesa sanitaria e sociale. Helga Zepp-LaRouche, che ha partecipato al congresso medico, ha rilasciato una dichiarazione il 22 maggio in cui chiede agli elettori di porre fine a questo incubo e di votare per politici impegnati a ricostruire il sistema sanitario pubblico. Invita inoltre i cittadini tedeschi ad opporsi ai tentativi di imporre l’eutanasia per “ridurre i costi” e di non scimmiottare la linea del ministro della Sanità Ulla Schmidt che dà la colpa ai medici per le carenze sanitarie.

A causa dei tagli al bilancio sanitario attuati dai governi tedeschi dal 1992, sono stati eliminati 100.000 posti di lavoro negli ospedali, i letti d’ospedale sono passati da 665.000 a 510.000 ed il rapporto letti per 1000 cittadini è passato da 8,3 a 6,2. Il sistema sanitario è stato sostituito da un sistema a tre corsie, in cui i pazienti assicurati privatamente godono di ottimi servizi sanitari, mentre la maggioranza dei cittadini con l'assistenza pubblica devono accettare riduzioni o pagare di più, mentre i disoccupati o cassaintegrati godono solo di cure minime, e questo riduce la loro aspettativa di vita. Nel frattempo gli squali finanziari divorano tutto quello che c’è rimasto di profittevole tra le macerie del sistema sanitario. Emergono catene di cliniche private come la Rhoen Clinics, Asklepios, Helios e Sana, i cui manager non hanno alcuna esperienza medica. Questa minaccia è stata denunciata chiaramente dal congresso di Mainz in un intervento del Dott. Martin Graduszus, presidente della Camera Federale dei Medici.


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