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La BCE fa un'emissione record di
442 miliardi in un solo giorno

1 luglio 2009 (MoviSol) - In quella che può essere vista unicamente come una mossa dettata dal panico, il 22 giugno la Banca Centrale Europea ha emesso un totale di 442 miliardi di euro in prestiti a 12 mesi, al tasso dell'1%. Questa cifra, che supera abbondantemente il precedente record stabilito dalla BCE nel dicembre 2007 equivale a 1.300 euro per ogni cittadino dell'eurozona. Gli europei fanno a gara con i disperati salvataggi di Obama, evidentemente non convinti dalla loro stessa propaganda per cui la crisi avrebbe "toccato il fondo". Il Financial Times del 23 giugno citava Eric Nielsen, economista della Goldman Sachs, che diceva: "Questa potrebbe essere la grande espansione finale, clandestina. Se fossi una banca, raccoglierei tutti i mobili per usarli come collaterale per partecipare" al salvataggio.

I crediti della BCE vengono distribuiti a pioggia (ne hanno usufruito 1.121 banche), incuranti dell'effetto sull'economia reale. Benché Lorenzo Bini Smaghi, membro dell'esecutivo della BCE, abbia detto che le banche "devono distribuire il credito", la probabilità che ciò avvenga è prossima allo zero. Ad esempio, sempre il Financial Times suggerisce alle banche di investire quei capitali in carry trade, ad esempio nei titoli decennali del Tesoro italiano.

Nel frattempo, l'economia reale rimane a secco. Il presidente dell'associazione delle imprese esportatrici tedesche, Anton Börner, ha detto che persino quest'iniezione record di liquidità non eviterà il credit crunch nella principale economia nazionale europea. Il 26 giugno Börner ha previsto "un deterioramento drammatico" nelle condizioni del credito nei prossimi mesi, che condurrebbe ad una "massiccia stretta ai finanziamenti". Anche l'industria dell'auto ha denunciato la crescente difficoltà ad ottenere crediti dalle banche.

E' necessario una riorganizzazione fallimentare delle banche in modo che queste siano messe in grado di elargire credito per le infrastrutture e l'economia reale. I salvataggi compiuti per guadagnare tempo peggiorano le cose, e anzi, alimentano l'iperinflazione.


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