Mappa del sito

Newsletter

Il CD di Solidarietà

© Copyright

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
MoviSol.org
Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

   

LaRouche: riorganizzazione fallimentare subito

6 agosto 2009 (MoviSol) - Nella teleconferenza internazionale (webcast) da Washington il 1 agosto, l’economista e leader politico americano Lyndon LaRouche ha nuovamente posto con urgenza il tema della riorganizzazione fallimentare del sistema finanziario. LaRouche ha anche chiesto di mettere il Presidente Barack Obama in una «gabbia politica» e di estromettere la squadra di consiglieri «comportamentisti» che dettano la politica della Casa Bianca.

«Il periodo di crisi a cui far riferimento per l’attuale situazione USA e mondiale è quello che va dal 2 al 10-12 ottobre di quest’anno», ha esordito LaRouche. «Per quella data, gli Stati Uniti – che sono già in bancarotta senza speranza – saranno collassati politicamente e si troveranno in un processo di disintegrazione. Questo, se il processo non sarà cominciato prima – e potrebbe cominciare in agosto».

LaRouche ha posto l’attenzione sul fatto che «il trenta per cento della forza lavoro americana è disoccupato, e solo un terzo circa di questo gruppo riceve un’indennità di disoccupazione. Questa gente sta facendo la fame perché non ha più reddito», e sta aumentando di numero. I bilanci degli stati stanno collassando, «gli stati non riescono ad esercitare le proprie funzioni, le forze di polizia vengono licenziate, altri vengono licenziati perché le amministrazioni pubbliche sono in bancarotta. Questo processo è attualmente in corso», ha detto LaRouche.

«Se avessimo fatto quanto io proposi nel periodo tra la fine di luglio e il settembre 2007, ora saremmo usciti dal pantano.» Ma invece, «che hanno fatto? Hanno creato trilioni di dollari di debito! Oltre 20 trilioni di dollari di debito, che grava sulle spalle degli Stati Uniti, interamente artificiale!»

«Chi diavolo ha avuto quest’idea, di far indebitare gli Stati Uniti per obblighi che non avevamo? Per operare il salvataggio di Londra, del sistema monetario internazionale, alle spese degli Stati Uniti? Saccheggiare gli Stati Uniti e il loro Tesoro, a beneficio di un cartello monetario internazionale? Quale salvataggio! Chi abbiamo salvato? Abbiamo salvato le nostre industrie? Abbiamo salvato l’industria automobilistica, magari riconvertendola in altre produzioni? Abbiamo salvato gli agricoltori? Le infrastrutture delle città americane e degli stati? Chi abbiamo salvato?»

«Abbiamo salvato i banchieri di Londra e le loro estensioni di New York. Non siamo loro debitori di niente: c’è solo bisogno di un governo che lo dica».

«Dobbiamo fare solo una cosa, ora, a causa di ciò che è stato fatto al sistema finanziario. Questo sistema è irrimediabilmente fallito: non saremo mai in grado di pagare, in un modo o in un altro, venti trilioni di dollari di debito che abbiamo assunto come risultato di George W. Bush e di questo Obama. Non li pagheremo mai! Non possiamo! Non potremmo! Non sarà mai fattibile».

«E perciò, siamo giunti al punto che dobbiamo dichiarare bancarotta nazionale. Ma la bancarotta nazionale non è qualcosa di cui vergognarsi».

Una riorganizzazione fallimentare «è una cosa molto semplice da fare», ha spiegato LaRouche. «Prendiamo tutte queste rivendicazioni finanziarie nei confronti degli Stati Uniti, le mettiamo sul tavolo. Poi, prendiamo il modello Glass-Steagall e diciamo: ‘qui c’è una banca commerciale, o soleva esserlo nel passato. Guardiamo che c’è dentro. E’ questo titolo valido secondo questi standard? Si? Bene, va qui. Non lo è? Bene, lo mettiamo nel cestino della spazzatura’. E passiamo al vaglio tutto caso per caso, nello stesso modo in cui Roosevelt, nel mezzo di un problema ben più mite, fece con la Banking Holiday», la vacanza forzata delle banche.

Vogliamo salvare i risparmi delle famiglie, ha detto LaRouche, il credito alle imprese, i mutui e tutte le funzioni da banca commerciale che sono essenziali per la vita delle comunità. «Poi prendiamo tutta la spazzatura, queste rivendicazioni basate su derivati finanziari e altri schemi simili: 'sorry, amico! Hai fatto una scommessa. Questi sono debiti da scommessa – hai perso la scommessa.'»

Una volta che abbiamo ripulito il sistema dal «bad debt», possiamo creare debito per lo sviluppo. Gli Stati Uniti dovranno stipulare un «accordo pilota» con la Russia, la Cina e l’India, per stabilire «un nuovo sistema creditizio mondiale, che sostituisca interamente il sistema monetario esistente, irrimediabilmente in bancarotta». «Quindi genereremo prestiti a lungo termine, al tasso dell’1,5%-2%, tra le nazioni, basati su sistemi creditizi. Questi prestiti saranno in gran parte diretti a [finanziare] un volano di progresso tecnologico nelle infrastrutture economiche di base».


[inizio pagina]