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Helga Zepp LaRouche chiede un referendum sul Trattato di Lisbona

8 settembre 2009 (MoviSol) - Il Parlamento tedesco ha iniziato il 26 agosto la prima lettura della nuova legge di attuazione per la ratifica del Trattato di Lisbona, dopo la sentenza della Corte Costituzionale tedesca del 30 giugno che ha dichiarato incostituzionale le legge iniziale, in quanto non proteggeva la sovranità della Germania. La risposta dei principali partiti politici a questa decisione senza precedenti della Corte però, è stata di tentare di approvare rapidamente un nuovo testo che rispetta solo formalmente la sentenza, ma senza tuttavia indire una discussione approfondita sul tema stesso; in questo modo si cerca di ristabilire l'intenzione anticostituzionale dei 515 parlamentari che hanno votato a favore del Trattato nel aprile 2008. La cricca pro-trattato spera di varare la nuova legge l'8 settembre nel Bundestag, e il 18 settembre nel Bundesrat, pochi giorni prima delle elezioni politiche del 27 settembre. In questo modo sperano anche di influenzare il secondo referendum sul Trattato che si terrà in Irlanda il 2 ottobre.

È tuttora incerto il destino di una risoluzione, proposta dalla CDU/CSU e da allegare alla legge, in cui si precisa che il Trattato è costituzionale solo nell'interpretazione della Corte (cfr. SAS n. 35). Invece, l'establishment politico della Germania sostiene una lettera aperta scritta da 30 esperti di legge costituzionale che protestano contro la sentenza della Corte, chiedendo una nuova legge che limiti i poteri della Corte, per rimuovere ciò che considerano un "ostacolo" all'aumento del carattere sovranazionale dell'Europa. I due professori che hanno rappresentato il Governo davanti alla Corte, Ingolf Pernice e Franz Mayer, sono al centro di questa dubbia iniziativa della lettera aperta.

In una dichiarazione del 28 agosto il presidente nazionale del partito BueSo, Helga Zepp LaRouche, che si oppone attivamente al Trattato di Lisbona da quando fu firmato dai 27 governi dell'EU a Lisbona nel dicembre 2007, ha condannato questi metodi anticostituzionali da parte dell'establishment; chiede inoltre che si indica un referendum popolare sul Trattato di Lisbona, per potere salvaguardare la costituzione. Zepp LaRouche ha anche proposto che la Germania si avvalga del proprio diritto di uscire da tutti i trattati UE, perché "continuare ad applicare delle politiche neoliberiste non è compatibile con l'interesse fondamentale del nostro paese".

Zepp LaRouche ha ammonito l'establishment politico tedesco e europeo della necessità di abbandonare l'illusione che i meccanismi del Tratto di Lisbona proteggerebbero l'Unione Europea dalle conseguenze di un eventuale default negli Stati Uniti. Se l'UE continuerà con le politiche attuali, l'Europa stessa sarà colpita da un crollo del proprio impero monetario regionale insieme ad un'ondata di agitazioni e instabilità politiche, simile alla protesta popolare esplosa negli USA. "La protesta di massa americana è il fattore più importante nella politica mondiale in questo momento", ha scritto Zepp LaRouche. "Se questo movimento riuscirà a mandare via dall'Amministrazione i rappresentanti di Wall Street… e gli economisti come Ezekiel Emmanuel e Peter Orszag, mettendo invece al centro la politica rooseveltiana di Lyndon LaRouche, allora si potrà stabilire una nuova architettura finanziaria a livello internazionale".


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