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L'attesa risposta dell'Iran
all'Agenzia Internazionale
per l'Energia Atomica

1 novembre 2009 (MoviSol) - Si profila un ulteriore passo verso un accordo che potrebbe porre fine – almeno per qualche anno - ai piani britannici per un attacco militare all'Iran. Nel contesto dei negoziati tenutisi nelle ultime settimane con gli Stati Uniti, la Russia, e la Francia, il governo iraniano si prepara a rispondere alla proposta formulata dall'AIEA/IAEA (Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica) sul trattamento, in Russia e in Francia, del proprio uranio parzialmente arricchito. Stando ai resoconti di fonti d'intelligence e giornalistiche, ci sarebbe una controproposta da parte dell'Iran, tale da apportare importanti modifiche all'interno del quadro generale individuato dall'agenzia internazionale.

Giovedì scorso il rappresentante iraniano presso l'agenzia, l'ambasciatore Ali Asghar Soltanieh è arrivato a Vienna, ove l'agenzia ha la propria sede centrale, e il principale responsabile di parte iraniana nei negoziati sul nucleare, Saeed Jalili ha parlato al telefono con il collega di parte europea Javier Solana.

Benché non siano stati pubblicati resoconti ufficiali della controproposta, i media indicano che l'Iran vorrebbe esportare il proprio uranio in più tronconi, anziché seguire l'indicazione dell'agenzia atomica per una spedizione di tutto il prezioso metallo in un colpo solo.

I funzionari iraniani, compreso il portavoce del Parlamento Ali Larijani (ex capo negoziatore per il nucleare), dicono di essere preoccupati del fatto che, con un'unica spedizione, l'uranio da arricchire potrebbe essere confiscato e non restituito. A sostegno di questi sospetti, essi ricordano la trentennale violazione da parte della Francia dei contratti firmati con il loro Paese proprio sul trattamento del materiale nucleare.

Stando a Press TV e altri media, il ministro israeliano alla difesa Ehud Barak avrebbe reagito duramente a questa controproposta, forse reagendo, però, anche all'introduzione da parte iraniana di una risoluzione dell'ONU il 27 ottobre scorso, risoluzione facente appello al totale smantellamento di ogni ordigno nucleare.

La risoluzione è stata firmata durante una sessione del Primo Comitato dell'Assemblea Generale. Nel testo della risoluzione, oltretutto, compare un invito ad Israele, che è l'unica potenza nucleare nell'Asia Sudoccidentale, a firmare il Trattato di Non Proliferazione e a sottoporre il proprio programma nucleare alle regole e alle ispezioni dell'agenzia atomica internazionale.


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