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La Conferenza dello Schiller Institute chiede una Nuova Bretton Woods per ricostruire l'economia mondiale

6 marzo 2009 (MoviSol) - Oltre 350 partecipanti da 30 paesi del mondo si sono riuniti nel week-end del 21-22 febbraio a Rüsselsheim, in Germania, per una conferenza internazionale dello Schiller Institute dal titolo "Dopo la crisi sistemica – Ricostruire l’economia mondiale ora". Nonostante i gravi pericoli della crisi da collasso attuale, che rischia di trascinarci nei nuovi secoli bui, i partecipanti alla conferenza sono rimasti ottimistici sulle possibilità di attuare in tempo il programma di Lyndon LaRouche.

Lo stesso LaRouche, nel suo discorso di apertura, ha sottolineato che la crisi attuale colpisce ogni parte del mondo simultaneamente, e non c’è una via di fuga per alcuna nazione. Va ribaltato il cambiamento paradigmatico che dopo il 1968 ci ha portati alla concezione anti-scientifica ed anti-produttiva che prevale oggi, e il mondo deve optare per un sistema creditizio (contrapposto a quello monetario) che promuova lo sviluppo dell’economia reale invece della speculazione finanziaria.

Il Prof. Hans Koechler, presidente dell’International Progress Organization di Vienna, ha fatto seguito a LaRouche chiedendo che venga chiuso definitivamente il casinò globale della speculazione, fondato sulla nozione immorale secondo cui la ricchezza può essere generata dal gioco d’azzardo monetario, totalmente distaccato dall’economia reale. È giunto il momento di creare finalmente quel nuovo e più giusto ordine economico mondiale che era stato chiesto con la Dichiarazione finale dell’Assemblea Generale dell’ONU il 1 maggio 1974, e che non è mai stato realizzato.

Il Prof. Wilhelm Hankel, ex economista capo della Kreditanstalt fuer Wiederaufbau (KfW, la banca tedesca per la ricostruzione nel dopoguerra) e del Ministero dell’Economia tedesco, ha parlato della vulnerabilità del sistema monetario dell’Eurozona, che ha privato i 16 stati membri della propria sovranità negli affari monetari, ed al contempo della capacità di far fronte alla crisi finanziaria ed economica a seconda della loro situazione specifica individuale. Hankel ha chiesto il ritorno alle valute nazionali nell’UE con un sistema di cambi in una banda di oscillazione. L'Euro potrebbe essere trasformato in ciò che era una volta l'Ecu, e cioè una semplice unità di conto.

Ha quindi preso la parola il Generale francese Eric de La Maisonneuve, presidente della "Societé de Stratégie", che ha parlato della necessità di ristabilire istituzioni sociali che consentano all’elettorato di partecipare al processo decisionale delle proprie nazioni. A cominciare dal 1975, le decisioni politiche, ha aggiunto, sono sempre più affidate ai "piazzisti", una degenerazione che ha contribuito alla distruzione della cultura classica europea, iniziata con l’era del totalitarismo prima del 1945.

Il Prof. Devendra Kauschik, dell'Istituto di Studi Asiatici in India, ha elaborato la proposta che fece negli anni Novanta per un triangolo strategico Russia-India-Cina, triangolo che ora si sta formando, grazie al ruolo attivo di questi tre stati nella diplomazia internazionale. Il Prof. Kaushik ha accolto favorevolmente l’appello di LaRouche per un'alleanza tra gli Stati Uniti e questo triangolo, sottolineando che piuttosto che sostituire il cosiddetto "secolo americano" con un "secolo asiatico", come viene definito da molti, egli preferirebbe vedere un "secolo universale".


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