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Sergei, figlio del fisico russo P.L. Kapitza chiede la rinascita della scienza russa

1 gennaio 2010 (MoviSol) - Il fisico-matematico Sergei Kapitza, figlio del noto fisico nucleare russo P.L. Kapitza, firma un lungo articolo sull'ultimo numero di Argumentij i Faktij nel quale si riferisce alla collaborazione tra Dimitri Mendeleev e Sergei Vitte per chiedere che venga arginata la perdita di scienziati competenti, che potrebbero trasmettere alle giovani generazioni quel che serve per essere scienziati innovativi, la generale fuga di cervelli e la fuoriuscita delle giovani leve, attratte da salari e condizioni di lavoro che la patria non offre.

Secondo Kapitza, questo andamento porterà in Russia al collasso totale della sfera dell'innovazione scientifica, cioè di quel che costituisce la linfa vitale di qualunque società. "La soluzione del problema dell'innovazione – cioè l'introduzione di conoscenza scientifica e il suo impiego nella società – è il compito più importante di chi voglia sviluppare la Russia, importante non soltanto per la conservazione dello Stato, ma forse anche per la conservazione dell'integrità della nazione e della società", scrive Kapitza.

Parlando della cooperazione tra Mendeleev e Vitte a cavallo del 1900, Kapitza ricorda i contributi del grande chimico russo nello sviluppo della tavola periodica e nella creazione di un'industria petrolchimica nazionale, ma non dimentica il suo "lavoro in economia e nella politica delle tariffe", le quali "crearono i mezzi per difendere la produzione russa dall'intrusione di capitali stranieri".

"In quella direzione lavorò con il sostegno di S.I. Vitte, il quale – da ministro delle finanze e da primo ministro – si rivolse spesso a Mendeleev per ottenere dei consigli", scrive Kapitza. Nondimeno, aggiunge, le "associazioni scientifiche" non apprezzarono appieno l'opera di Mendeleev e per ben due volte non gli concessero la nomina a membro dell'Accademia Imperiale delle Scienze.

Per Kapitza anche oggi si registrano problemi simili di scarsa lungimiranza. A questi egli contrappone una richiesta: il miglioramento delle paghe e delle condizioni di vita degli scienziati e degli ingegneri russi (sfortunatamente chiedendo che siano pagati in dollari, anziché in rubli) e il miglioramento della reputazione e della qualità del lavoro dell'Accademia Russa delle Scienze.


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