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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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LaRouche chiede il pieno impegno degli Stati Uniti nei soccorsi ad Haiti

16 gennaio 2010 (MoviSol) – Il 14 gennaio Lyndon LaRouche ha fatto un appello per il pieno impegno degli Stati Uniti nelle operazioni di soccorso ad Haiti. Ha aggiunto che ciò dovrebbe avvenire automaticamente: sia per aiutare il popolo di Haiti, che per aumentare il potenziale d'intervento statunitense in future crisi come questa. LaRouche sottolinea che il potenziale militare americano è disponibile allo scopo, e sarà utile per organizzare tale potenziale ad un livello più alto. Si tratta di un potenziale che è stato attenuato, ma che esiste ancora.

Dunque, le necessarie operazioni di soccorso al popolo di Haiti consentiranno agli Stati Uniti anche di migliorare il proprio potenziale per affrontare crisi simili, sia all'estero, come nel caso dello tsunami nello Sri Lanka, che all'interno, come nel caso dell'uragano Katrina.

L'intervento americano va visto dal punto di vista della clausola del General Welfare presente nel preambolo della Costituzione americana. Ad esempio, molti giovani americani attualmente disoccupati potrebbero trovare un impiego utile arruolandosi in tale sforzo di soccorso. Potrebbero diventare una forza lavoro supplementare da formare per situazioni di emergenza simili. Sarebbe un'estensione del concetto dei Civilian Conservation Corps, i corpi civili creati da Roosevelt.

Tali misure di emergenza devono essere prese subito, perché gli Stati Uniti sono il Paese vicino più importante ed hanno una responsabilità morale di reagire opportunamente alla crisi.

Ad esempio, le strutture mediche della Baia di Guantanamo sono di altissima qualità e vanno messe a disposizione dei numerosi feriti.


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