Gli astronauti della missione Apollo attaccano il non-programma spaziale di Obama
22 marzo 2010 (MoviSol) – Per otto giorno gli astronauti Neil Armstrong, Gene Cernan e Jim Lovell hanno visitato alcune basi militari americane all'estero (Germania, Turchia), posando assieme a soldati feriti e firmando autografi. Due di essi non hanno perso l'occasione per attaccare frontalmente le decisioni di Obama.
Secondo la rivista Air Force Times l'ottantunenne Lovell (Apollo 13) e il settantacinquenne Cernan (l'ultimo a toccare il suolo lunare) avrebbero richiesto al Congresso americano di rifiutare la cancellazione del programma che prevede il ritorno dell'uomo sul nostro satellite. "Andremo sulla Luna nonostante il nostro Presidente e la sua visione per il futuro, e per il futuro delle esplorazioni spaziali", avrebbe affermato Cernan. "Con il bilancio proposto dal Presidente, si ha una missione diretta al nulla".
Lovell avrebbe aggiunto che, mentre apprezza le preoccupazioni per il costo sostenuto dei programmi governativi, "l'investimento che abbiamo fatto nel programma spaziale ha avuto una marea di benefici tangibili e intangibili, che talvolta dimentichiamo".
