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La conferenza sulle droghe psichedeliche di San José (California) resuscita il progetto MK-ULTRA

13 aprile 2010 (MoviSol) - Parallelamente alla marcia della "riforma sanitaria" di Barack Obama si registra un rinato interesse, da parte di coloro che esplorano vie economiche per far fuori i "mangiatori inutili", per le ricerche sull'acido LSD e sulle altre droghe allucinogene. Il tutto sta per culminare in una grossa conferenza di quattro giorni, che avrà luogo a San José, in California, a partire da giovedì prossimo.

Nella più grande conferenza degli ultimi quarant'anni su questo tema, si parlerà ad esempio, di "LSD: psicoterapia assistita per il trattamento dell'ansia associata alle malattie che pongono in pericolo di morte", o "Psicoterapia psichedelica per la fine della vita". In altre parole, poiché ci si accinge da buoni nazisti a negare le cure agli anziani e ai malati gravi, si pensa di fornire loro la psilocibina o l'LSD, per ridurre qualunque stato d'ansia fosse generato da questa tetra prospettiva.

Ad aprire e chiudere la conferenza nel "nuovo reich" di Arnold Schwarzenegger sarà Amanda Feilding, Lady Neidpath, direttrice della britannica Fondazione Beckley, ente promotore delle droghe psichedeliche finanziato dal solito George Soros. Feilding è conosciuta per essersi fatta trapanare il cervello, negli anni Settanta, in modo da "espandere la propria coscienza". Negli anni Ottanta reintrodusse le sperimentazioni con l'LSD sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito.

Finanziata dall'Associazione Multidisciplinare per gli Studi Psichedelici (MAPS), la conferenza vorrà sostenere l'impiego degli allucinogeni come cura per la depressione dei malati di cancro, per i disordini ossessivo-compulsivi e per la dipendenza da droghe e alcool; lo schema è quello di estendere l'approccio della "marijuana terapeutica" alla legalizzazione di tutti gli altri allucinogeni.

Il New York Times naturalmente la sta promuovendo in prima pagina, aggiungendo: "Benché i legislatori federali abbiano approvato la conduzione di esperimenti sotto stretto controllo con sostanze psichedeliche, poco denaro pubblico è stato impiegato per tali ricerche, condotte alla Johns Hopkins, all'Università dell'Arizona, ad Harvard, all'Università di New York, all'Università della California a Los Angeles, e in altri posti". Il presidente Rick Doblin della MAPS ha detto al Times: "C'è una convergenza di scienza e spiritualità. Speriamo che il sentire comune e la comunità psichedelica possano incontrarsi a metà strada, ed evitare un'altra guerra culturale. Grazie ai cambiamenti intercorsi negli ultimi quarant'anni, nell'accettazione da parte della società del movimento hospice (per le cure palliative) e dello yoga e delle meditazioni, la nostra cultura è molto più ricettiva ora, e stiamo dimostrando che queste droghe possono portare benefici che altre terapie non possono dare".

Infine, un passaggio che piacerà moltissimo a Ezekiel Emanuel: "I ricercatori stanno riferendo di alcuni primi successi nell'impiego della psilocibina (derivata dai funghi allucinogeni) per ridurre l'ansia nei pazienti colpiti da malattie terminali. Il dott. Charles S. Grob, uno psichiatra coinvolto in un esperimento presso l'Università della California di Los Angeles (UCLA), afferma: "Sotto l'influenza di allucinogeni, gli individui trascendono la loro principale identificazione con i loro corpi e sperimentano alcuni stati liberi dall'ego prima del loro deterioramento fisico, e ritornano al cosciente con una prospettiva nuova e una profonda accettazione della costante della vita: il cambiamento"; in questo caso, si tratta del cambiamento dalla vita alla morte, mentalmente e fisicamente.


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