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Il presidente della BCE respinge la Glass-Steagall e promuove l'austerità brutale

15 aprile 2010 (MoviSol) - Jean-Claude Trichet è sfuggito al tema di una urgente riorganizzazione bancaria in Europa sostenendo che lo "standard Glass-Steagall" sia una cosa americana, rispondendo ad una domanda del condirettore dello Strategic Alert Claudio Celani alla conferenza stampa della BCE a Francoforte l'8 aprile. Dato che il problema principale in Europa non è la Grecia ma la Spagna con la bolla tossica "brasiliana" del Banco Santander, ha osservato Celani, invece di proteggere tutti gli attivi bancari con garanzie della banca centrale, non sarebbe meglio riorganizzare il sistema sulla base di uno standard Glass Steagall, separando i valori dei titoli reali dalla spazzatura speculativa?

Benché Trichet abbia riconosciuto che il sistema finanziario è ancora oberato dai rifiuti tossici, dicendo "non è solo la Spagna, non è solo l'Europa ma è tutto il mondo", egli ha sostenuto – nell'incredulità generale – che il G20 e il Global Stability Board stanno elaborando le soluzioni al problema (vedi la videoregistrazione sottotitolata). Poiché in realtà non aveva risposto al tema Glass-Steagall, Celani glielo ha ricordato alla fine della conferenza stampa, al che Trichet ha risposto: "Glass-Steagall è una legge americana", estranea alla tradizione europea.

Trichet ha manifestato una vera e propria ossessione per politiche di austerità draconiane, rispondendo alla domanda di un altro corrispondente dell'EIR, Rainer Apel, che gli ha chiesto come mai la BCE fosse così fissata sulla "stabilità fiscale" quando c'è bisogno di risollevare l'economia reale. Apel ha citato le ultime allarmanti cifre della disoccupazione giovanile in Europa (27,5% in Grecia, 40,7% in Spagna ecc.). Ma lo sventurato capo della BCE ha sostenuto che la priorità è varare "riforme strutturali estremamente coraggiose", aggiungendo che "i paesi che hanno fatto riforme strutturali oggi stanno meglio".

Così Trichet ha ammesso pubblicamente ciò che aveva denunciato il prof. Joachim Starbatty, un autorevole critico dell'Euro, in un articolo pubblicato sul Financial Times Deutschland quella stessa mattina. Starbatty aveva scritto: "L'UE sta costringendo la Grecia ad applicare la politica seguita dal Cancelliere Heinrich Bruening durante la crisi economica mondiale per guadagnare reputazione sui mercati finanziari internazionali. Ciò, comunque, incrementò solo la radicalizzazione politica all'inizio degli anni '30. Oggi la Grecia viene spinta in una profonda depressione grazie alla stessa politica, e il suo credito internazionale verrà ulteriormente indebolito".


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