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Risposta ad un lettore sul giudizio di LaRouche su Galilei

20 aprile 2010 (MoviSol) - Un lettore ci chiede un chiarimento sulla valutazione della figura di Galileo Galilei espressa da Lyndon LaRouche nel lungo articolo su "La Teologia Brutannica del sesso".

Oggetto: LaRouche e l'imbroglione Galileo...

Gentile MOVISOL,

leggendo l'ultimo articolo di Lyndon H. LaRouche Jr. "Definire il vero scopo della vita: La Teologia Britannica del sesso" del 19 marzo 2010, leggo tra l'altro ... "Re Giacomo fu, ironicamente, la personalità emblematica, per quanto non del tutto consapevole, di una teologia reale britannica empirica, una teologia come quella che gestì la tradizione di corruzione di alti sacerdoti come il ciarlatano Galileo Galilei. Dopo l'imbroglione Galileo e i suoi seguaci..." E ribadisce successivamente che le teorie di Galileo sono perverse, dando il loro contributo alla perversione della scienza e della cultura moderna. Non capisco se questo giudizio sia solo morale o si riferisca anche alla teoria eliocentrica di Galileo. In termini più espliciti LaRouche ritiene o no che è la Terra a girare attorno al Sole? oppure qual è la sua teoria?

Grazie per l'attenzione e per l'eventuale risposta.
Cordialmente
Alfonso Marzocco

LA NOSTRA RISPOSTA

Lungi da negare che sia la Terra a girare intorno al Sole, LaRouche attacca il resto dell'operazione sarpiana e galilaiana, ovvero l'assetto volontariamente riduzionista della dottrina che ci tramandiamo, talvolta senza uno studio personale approfondito, con il nome di "rivoluzione scientifica galileiana".

La teoria eliocentrica non è di Galilei.

La teoria eliocentrica fu di Aristarco di Samo, la teoria e la dimostrazione della sfericità della Terra fu di Eratostene (o di suoi ignoti predecessori?); la gran parte, dunque, delle teorie astronomiche che resero grandi gli uomini moderni, sono il frutto della riscoperta rinascimentale dell'antichità.

Pur essendo in rapporto epistolare con Keplero, Galilei morì convinto che le orbite planetarie dovessero essere circolari, conservando uno degli assiomi di pensiero adottati dagli aristotelici che pur abilmente egli aveva attaccati. Galilei non aderì alla visione armonica del sistema planetario, né lo fecero Newton e gli altri "schiavi dei sensi e dell'algebra".

Il miglior punto di osservazione, per giudicare il problema in tutte le sue implicazioni, è quello di Keplero e di chi come Karl F. Gauss a questo studioso dovette rivolgersi, accantonando alcune premesse poste da Galilei e Newton, per risolvere il problema dell'identificazione dell'orbita del "pianeta mancante", ovvero di Cerere e dei corpi costituenti la cosiddetta fascia degli asteroidi.

La redazione di MoviSol


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