Mappa del sito

Newsletter

Il CD di Solidarietà

© Copyright

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
MoviSol.org
Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

   

La Germania potrebbe ritornare al marco
Intervista al prof. Joachim Starbatty

30 aprile 2010 (MoviSol) - Joachim Starbatty è professore emerito di economia pubblica all'università di Tubinga. Assieme a Wilhelm Hankel, Wilhelm Noelling e Karl Albrecht Schachtschneider presentò nel 1997 un ricorso costituzionale contro il trattato di Amsterdam per l'introduzione dell'Euro.

L'intervista è stata condotta da Claudio Celani, vicepresidente di MoviSol, il 29 aprile.


Lei e altri tre professori avete annunciato di voler presentare un ricorso costituzionale nel caso che la Germania partecipi al pacchetto di aiuti alla Grecia. Può spiegarci perché?

La concezione contrattuale dell'Unione Monetaria è quella di una comunità che poggia sulla stabilità; ciò va inteso staticamente come basato sulla stabilità dei prezzi, e dinamicamente come una comunità che si sia sviluppata talmente da essere stabile in sé. La garanzia istituzionale è l'art. 125 del Trattato di Lisbona – la clausola del "no bailout". Una violazione di quest'articolo è segno che l'Unione Monetaria come comunità basata sulla stabilità è fallita.

Il passaggio dalla comunità di stabilità ad una comunità a responsabilità civile verso terzi provoca conseguenze finanziarie imprevedibili; il diritto del Parlamento a deliberare sul bilancio ne viene mutilato e la competenza legislativa minata; se il Parlamento viene coercitato ad approvare aiuti finanziari di importo sconosciuto, la responsabilità dei parlamentari nei confronti dei propri elettori non è più esercitabile (Art. 38 della Costituzione tedesca).

Che si aspetta dal ricorso?

Che la Corte Costituzionale confermi la sentenza su Maastricht. La concezione contrattuale dell'Unione Monetaria viene abbandonata, se l'UME diventa una comunità a responsabilità civile e di inflazione. La Corte deve pronunciarsi a favore della stabilità della moneta e con essa della nostra società.

Nel caso che la Corte accolga il ricorso, uscirà la Germania dall'Euro? Quali scenari si delineano?

Se la Corte dichiara, come nel nostro ricorso, che gli aiuti tedeschi sono anticostituzionali, si crea una situazione dinamica. In questo contesto, un'uscita della Germania dall'Euro non è da escludere. Ciò che accadrà, l'ho schizzato in un articolo sul New York Times. In quella sede ho scritto, tra l'altro: se la Germania coglie l'occasione per uscire dall'Euro, non si troverà isolata. Lo stesso calcolo spingerebbe probabilmente anche l'Austria, la Finlandia e l'Olanda – e forse anche la Francia – a lasciar indietro gli stati indebitati e unirsi alla Germania in un nuovo, stabile blocco monetario, forse persino con una nuova moneta unica. Ciò sarebbe meno doloroso di quanto sembri: l'Eurozona è già ora spaccata tra questi due gruppi, e l'illusione di essere unita ha già provocato danni economici incalcolabili.

Un forte blocco monetario potrebbe svolgere il ruolo originario dell'Euro. Se non deve occuparsi degli stati ritardatari, il blocco sarebbe in grado di seguire una politica monetaria affidabile e consistente, che costringerebbe gli stati membri a ridurre gradualmente i loro debiti nazionali. L'intera economia europea prospererebbe. E gli Stati Uniti troverebbero un alleato per una futura riorganizzaizone del sistema monetario internazionale e dell'economia globale.

La crisi finanziaria greca è una crisi greca o dell'Euro?

La Grecia si è infilata nell'Unione Monetaria truccando i conti (ma lo hanno fatto anche altri stati, ad esempio l'Italia). Poi, i tassi della Banca Centrale Europea erano troppo bassi per la Grecia; ciò ha portato ad un eccessivo consumo privato e pubblico. E in questo periodo i politici in Grecia, ma anche nell'Eurozona, hanno guardato dall'altra parte. Eurostat aveva da tempo documentato che le statistiche non dicevano il vero.

Non è il caso che la BCE, la Commissione Europea e alcuni stati membri dell'UE sono più preoccupati di salvare le banche creditrici che non la Grecia e soprattutto la sua popolazione?

Un salvataggio della Grecia è contemporaneamente un salvataggio delle banche coinvolte.

Lei ha fortemente criticato le misure economiche imposte dalla UE alla Grecia, paragonandole alla politica del Cancelliere Brüning. Ci spiega questo paragone?

La terapia che si vuole imporre alla Grecia è fatale. È come la politica del cancelliere tedesco Heinrich Brüning all'inizio degli anni Trenta: in una grave recessione si tagliano le spese, si aumentano le tasse, si congelano e si tagliano i salari. Brüning lo ha fatto per farsi una reputazione sul mercato internazionale dei capitali. I greci si trovano in una situazione simile. Nessun altro paese industriale porta avanti questa politica alla Bruening, perché essa conduce dalla recessione alla depressione.

Perché i vertici UE esigono questa politica dalla Grecia? Sono i nostri capi di governo incompetenti, sciocchi o malvagi? Può darsi che qualcuno si auguri il ritorno dei colonnelli in Grecia?

La politica dettata alla Grecia viene condivisa anche da ampi settori della comunità di esperti. È una strategia succedanea quando un paese non può svalutare.

In Grecia si discute se un'uscita di Atene dall'Euro, o addirittura dall'UE, non sia meno dolorosa della terapia che la Grecia dovrà seguire se rimarrà nell'UME. Qual è il Suo giudizio?

Nel caso di un'uscita dall'Euro, i debiti in Euro devono essere tagliati della stessa percentuale di svalutazione della moneta nazionale. Le banche dovranno partecipare al risanamento, in quanto hanno accettato il rischio in piena consapevolezza.

Tornando al Suo ricorso costituzionale: in riferimento alla sentenza della Corte del 2009 sul Trattato di Lisbona, non pensa che l'iniziativa del presidente UE Van Rompuy e del Commissario alle Finanze Olli Rehn di trasferire le decisioni sul bilancio nazionale al livello sovrannazionale dell'UE sia proprio una violazione di quella sentenza, che afferma chiaramente che la Germania deve mantenere la sovranità statale?

È lo sviluppo dell'UE in un quasi-stato federale attraverso l'uscio posteriore. È una violazione della sentenza costituzionale su Lisbona.

La Commissione UE si rifà all'art. 136 del Trattato di Lisbona per reclamare un'allargamento delle competenze. Non è anche questa una violazione della sentenza? Non dovrebbe pronunciarsi il Parlamento?

L'art. 136 non offre alcuna base per il trasferimento di competenze politiche. Su questo il Parlamento è chiamato ad esprimersi.

Voi attenderete un annuncio ufficiale degli aiuti o vi muoverete "preventivamente"?

Aspetteremo il dovuto atto legislativo, esamineremo il testo e poi agiremo con tempismo.

Lei propone che i paesi ad alto deficit/indebitamento escano dall'UME così che l'Euro, in una cerchia ristretta, sia stabile. Ma l'Euro rimarrebbe comunque una moneta sovrannazionale, la Banca Centrale Europea una NGO irresponsabile e la Germania e gli altri membri del mini-Euro sempre senza mezzi di politica economica. Il mini-Euro non farebbe che prolungare l'agonia per la Germania...

Un'unione monetaria costruita dal blocco delle monete forti sarebbe una costruzione stabile.

È noto che l'Euro fu inventato dal presidente francese Mitterrand e dal Primo ministro inglese Margareth Thatcher per ingabbiare una Germania riunificata. I tedeschi (Kohl) l'accettarono per paura che una mossa indipendente della Germania vedesse tutto il mondo schierato contro. Altre nazioni (ad esempio l'Italia) sono state anche manipolate con la paura di rimanere esposti agli attacchi speculativi al di fuori dell'Euro e perdere il benessere. Non sarebbe ora di raccontare la vera storia della truffa dell'Euro?

La vera storia della nascita dell'Euro potrà essere raccontata solo quando si potrà consultare gli atti relativi.

L'Euro ha promesso benessere, integrazione e pace; invece ha portato impoverimento, problemi di integrazione e crescenti conflitti tra gli stati membri. Non conviene scioglierlo e sostituirlo con un tradizionale sistema monetario?

Se la Corte Costituzionale accoglierà il nostro ricorso si verificherà (come già menzionato) una situazione dinamica. Se invece respingerà il ricorso, l'Unione Monetaria scivolerà verso una comunità a responsabilità civile verso terzi e in una comunità di inflazione. Come andrà a finire, non può prevederlo con sicurezza nessuno. Ma Dio ci guardi da che ciò avvenga.


[inizio pagina]