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Contro il parere della Casa Bianca, i democratici presentano il Glass-Steagall al Senato

7 maggio 2010 (MoviSol) - L'economista Lyndon LaRouche ha da tempo indicato l'unica strada per uscire dal sempre più grave disastro finanziario/economico in cui ci troviamo: una reintroduzione globale della legge Glass-Steagall, separando le attività bancarie che riguardano gli investimenti nell'economia reale dalla speculazione finanziaria, e la creazione di un sistema creditizio e di cambi fissi tra le nazioni sovrane.

La reintroduzione di Glass-Steagall è ora all'ordine del giorno negli USA, grazie ad un emendamento alla riforma finanziaria attualmente discussa al Senato, proposto dai senatori Maria Cantwell (democratica dello stato di Washington) e John McCain (repubblicano dell'Arizona). La Casa Bianca si oppone all'emendamento, ma difficilmente riuscirà a bloccarlo. Grazie all'emendamento, la riforma finanziaria sarà radicalmente trasformata, e da arma spuntata diventerà un efficace strumento per una soluzione alla crisi.

L'emendamento Cantwell-McCain è firmato anche dai senatori Ted Kaufman, Tom Harkin e Russell Feingold. Nel loro comunicato, i presentatori affermano che esso ripristina il dispositivo della legge Glass-Steagall del 1933 che proteggeva i depositi impedendo che fossero usati nella speculazione di Wall Street. L'emendamento si basa sul precedente disegno di legge Cantwell-McCain presentato nel dicembre 2009.

"Una tale quantità di denaro dei contribuenti è stato dirottato nella speculazione di oscuri mercati, da impedire alle banche locali di finanziare le attività delle piccole imprese e creare quindi posti di lavoro", ha dichiarato la sen. Cantwell presentando l'emendamento.

"Non è un caso che il nostro settore finanziario sia deragliato completamente dopo che furono tolti i divieti della Glass-Steagall nel 1999", ha detto il sen. Harkin. "Consolidando la banca commerciale, la banca d'affari e l'assicurazione in una singola impresa finanziaria, gli istituti sono cresciuti talmente e diventati così intrecciati da essere troppo grandi per fallire. Per me è chiaro che tornare alle disposizioni dell'era Glass-Steagall aiuterà a por fine al problema del 'too big to fail' e ripristinerà l'ordine nel nostro settore finanziario".

Il comunicato prosegue spiegando che, "a cominciare dal 1933, la legge Glass-Steagall eresse un muro tra le banche commerciali e quelle d'affari per proteggere il denaro dei risparmiatori e impedire che fosse messo a rischio dalla speculazione di Wall Street. Per circa 60 anni, questa "muraglia" ha mantenuto l'integrità del sistema bancario americano; ma da quando fu eliminata, le banche hanno fuso l'attività ordinaria con il trading, usando le scappatoie nelle leggi per vendere ogni tipo di prodotti finanziari ai loro clienti. Nell'attuale sistema, quando queste megabanche falliscono il contribuente paga le perdite due volte.

Sotto l'emendamento, le grandi imprese finanziarie che attualmente gestiscono sia banche commerciali che banche d'affari dovranno decidere se concentrarsi sull'una o sull'altra attività. Nella maggior parte di questi istituti, le banche d'affari e quelle commerciali saranno profittevoli sia individualmente che per i loro azionisti. Separando le banche commerciali da quelle d'affari, l'emendamento pone fine alla speculazione con il denaro dei risparmiatori e riporterà gli investimenti a Main Street".


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