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In Iran entra in funzione la prima centrale nucleare in Medio Oriente

3 settembre 2010 (MoviSol) - Il 21 agosto i tecnici russi hanno cominciato a caricare le barrette di uranio a basso arricchimento nella centrale nucleare da 1.000 MW di Bushehr, dopo una cerimonia che ha messo insieme specialisti da ambedue i paesi, compreso il capo dell'agenzia atomica russa Sergei Kiriyenko. L'impianto dovrebbe cominciare a produrre elettricità tra due-tre mesi. Manovre politiche a parte, questo evento rappresenta un passo molto importante di fronte alla politica di "apartheid tecnologico" dell'impero britannico contro i paesi in via di sviluppo.

La risposta degli Stati Uniti al lancio dell'impianto è stata cruciale. Riflettendo i negoziati intensi intercorsi tra la squadra di sicurezza nazionale USA e la Russia, il portavoce del Dipartimento di Stato P.J. Crowley ha rilasciato una dichiarazione il 21 agosto sottolineando che Bushehr è stato progettato per fornire elettricità, e "non viene visto come minaccia di proliferazione, perché la Russia fornisce il combustibile necessario e poi riprende il combustibile spento, la fonte principale di una potenziale proliferazione".

Fu 36 anni fa che l'Iran, allora sotto il governo dello Scià, cominciò a perseguire l'utilizzo dell'energia nucleare a uso civile, concludendo due contratti per impianti che sarebbero stati costruiti dalla Germania a Bushehr. Il rovesciamento dello Scià e la guerra tra l'Iran e l'Iraq orchestrata dai britannici bloccarono il completamento degli impianti, e il programma fu abbandonato del tutto sotto Khomeini.

Ora Bushehr è la prima centrale nucleare in tutto il Medio Oriente e il Nord Africa, e il suo lancio ha fornito l'impeto per andare avanti con altri progetti che sono stati pianificati da molti anni. A pochi giorni dall'annuncio iraniano, il leader degli Hezbollah libanesi Hassan Nasrallah ha proposto la costruzione di una centrale nucleare nel Libano, in un discorso trasmesso dalla televisione Al Manar il 4 agosto. "Il costo di costruzione della centrale di Bushehr è stato inferiore all'investimento libanese nella rete elettrica. Chiedo che il governo costruisca una centrale nucleare per generare elettricità, che potremo anche vendere alla Siria, a Cipro e ad altri paesi nella regione".

Il 26 agosto il presidente egiziano Hosni Mubarak ha annunciato che il Consiglio Supremo dell'Energia Nucleare del proprio paese ha indicato il sito di El Dabaa come luogo scelto per la prima centrale nucleare egiziana. El Dabaa, sulla costa mediterranea, fu considerato come sito nucleare per la prima volta negli anni Settanta, e si cominciò a costruire le infrastrutture per una centrale di progettazione francese nei primi anni Ottanta; i lavori furono interrotti a causa della mancanza di finanziamenti. Il Ministro dell'Elettricità egiziano Hassan Younis ha spiegato che la scelta del sito è stata fatta per dare priorità al progetto, aggiungendo che la gara per la costruzione dell'impianto sarà aperta entro la fine dell'anno.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno affidato un appalto ad un consorzio sudcoreano nello scorso dicembre per la costruzione di 4 impianti nucleari per una potenza complessiva di 6.500 MW. Il primo dovrebbe entrare in operazione nel 2017. L'Arabia Saudita ha stipulato accordi con varie società, tra cui la Toshiba giapponese e le società USA Exelon Nuclear Partners e Shaw Group per lo sviluppo di un'industria nucleare. Il Kuwait ha aperto delle trattative con l'Areva (francese), mentre la Giordania ha firmato di recente alcuni accordi di cooperazione nucleare con la Francia, la Cina e il Canada, e ha iniziato anch'essa delle trattative con l'Areva.

Nel Nord Africa, l'Algeria intende costruire il primo reattore entro il 2020 e ha firmato accordi con l'Argentina, la Cina, la Francia e gli Stati Uniti, oltre alla Russia e il Sud Africa. Il Sudan intende costruire la sua prima centrale nucleare per la produzione di energia elettrica entro il 2020.


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