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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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Sulla campagna della Fondazione Europea per il Clima contro lo sviluppo dell'Etiopia

2 ottobre 2010 (MoviSol) - Oltre a ricoprire, come sembra, un ruolo di primo piano nella distruzione del potenziale industriale tedesco necessario alla costruzione delle infrastrutture intercontinentali del Ponte Terrestre Eurasiatico (vedi "La City di Londra finanzia un "autunno caldo" in Germania"), la Fondazione Europea per il Clima (ECF) prende di mira, per esempio, anche l'Etiopia.

Nel suo intervento alla conferenza dell'EIR sui progetti di sviluppo mondiale tenutasi il 29 settembre a Francoforte, il console generale di quella nazione, Mulugeta Zewdie Michael, ha posto in risalto il ruolo delle eco-truppe di Sua Maestà, organizzate con le più disparate etichette (Survival International, Rivers International, ecc.), nel condurre una campagna di dura opposizione al grande progetto di costruzione della diga idroelettrica Gibe III. Il console ha puntato il dito anche sul giornalista tedesco Marc Engelhardt, autore il 3 settembre sul Frankfurter Rundschau di un articolo calunnioso dei progetti etiopi di sviluppo. Il giornalista infatti sosteneva che la diga affamerà centinaia di migliaia di etiopi.

Engelhardt non soltanto è un giornalista prezzolato, che campa scrivendo articoli contro i governi africani, ma è anche un ambientalista che scrisse insieme a Markus Steigenberger, direttore della ECF per gli affari tedeschi, un libro dal titolo "Il conto alla rovescia sul clima", edito dallo stesso quotidiano di Francoforte. Ricordiamo che la ECF è finanziata da alcuni hedge fund tramite le cosiddette "charities", cioè fondazioni di proprietà degli stessi. Prima di entrarvi nel 2010, il nostro coordinò efficacemente le eco-truppe operando all'interno della Lega Tedesca per la Natura e l'Ambiente (DNR), l'organizzazione che come un ombrello protegge e finanzia le organizzazioni non governative ambientaliste della Germania. Prima di quell'incarico, egli fu responsabile delle campagne internazionali della sezione tedesca degli Amici della Terra.

La diga in costruzione sul fiume Omo, chiamata Gilgel Gibe III, serve a raddoppiare la produzione nazionale di corrente elettrica. Dei 45 GW di potenza idroelettrica massima disponibile, l'Etiopia sta sfruttando soltanto 2 GW. Il nuovo sbarramento, il più grande in Africa, ne fornirà altrettanti, fornendo potenza ben oltre le necessità attuali di consumo dell'Etiopia, e pertanto contribuendo all'alimentazione della rete elettrica del Kenya. Esso, inoltre, permetterà la gestione delle acque, in un Paese che è frequentemente interessato da un alternarsi di periodi di siccità e inondazioni. I lavori sono eseguiti da un'impresa italiana.


La collocazione della diga è visibile in questa pagina.


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