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Obama è sempre più dissociato

3 novembre 2010 (MoviSol) - Immaginate la situazione seguente: a Providence, Rhode Island, 40 ricchi democratici hanno pagato 7.500 dollari a testa per cenare col Presidente Obama il 25 ottobre in una casa privata, una cena di lusso preparata da due famosi cuochi. Tuttavia, dopo il suo discorso standard su come "l’economia sia in ripresa, ma il cambiamento è lento", Obama annuncia improvvisamente che se ne va e che non ha tempo di restare per cena. E che cosa c’è di così urgente da impedirgli di restare a cena? "Devo tornare a casa", dice ai suoi ospiti sbigottiti, "a mettere a letto le ragazze, portare fuori il cane e raccoglierne la cacca".

Un'osservazione simile nel pieno delle sue funzioni presidenziali, per poi alzarsi da tavola prima di cena, indica quanto Obama sia vicino ad un crollo psicologico. A peggiorare le cose, la cena per la raccolta fondi era stata organizzata a casa di uno dei finanziatori della campagna elettorale del candidato governatore Lincoln Chafee, che si candida come indipendente contro il candidato democratico Frank Caprio. Quando Obama si è rifiutato di sostenere la campagna di quest’ultimo, Caprio ha reagito con una dichiarazione pubblica in cui afferma che il Presidente può "prendere il suo sostegno e metterlo in quel posto", un sentimento espresso più sottilmente anche da molti altri candidati democratici. A parte i bassi calcoli politici di Obama, il suo atteggiamento riflette il fatto che egli è vendicativo come un mafioso: Chafee aveva sostenuto la campagna presidenziale di Obama, mentre Caprio quella di Hillary Clinton.

Altre prove conclusive della dissociazione mentale di Obama provengono dalle recenti rivelazioni da una fonte della Casa Bianca citata da «Ulsterman» sul suo sito newsflavor.com, in cui sostiene che la Casa Bianca di Obama è un "treno deragliato fin dal primo giorno". Descrive una recente riunione alla Casa Bianca a cui Obama è arrivato con dieci minuti di ritardo. Poi, dopo soli dieci minuti, "durante i quali il Presidente sembrava completamente assente e concentrato su stesso" Obama si alza e se ne va, ridendo. Il suo comportamento durante questo breve periodo è stato descritto come quello di un "maniaco borderline" stando alla fonte. E non era una riunione qualunque, era una discussione del National Security Council sull’Afghanistan!

Un po’ più avanti nella discussione, la stessa fonte aggiunge che ben presto un grande scandalo, grande abbastanza da fare a pezzi l’amministrazione, potrebbe colpire la Casa Bianca. Anche se si rifiuta di dare i dettagli, la fonte indica che lo scandalo risale a Chicago ed alla rete che ha costruito la carriera politica di Obama, inclusi il costruttore edile in odore di mafia Tony Rezko, Valerie Jarrett ecc. Ci sono leader democratici, aggiunge, che si stanno muovendo adesso per indurre Obama a dimettersi, ma lo fanno per proteggere il partito.

La fonte insiste anche che "c’è un movimento all’interno del Partito Democratico per presentare la candidatura di Hillary nel 2012 invece di quella di Obama". Certamente il team di Chicago di Obama ha fatto di tutto per indebolire l’ala rooseveltiana all’interno del Partito Democratico, che include i congressisti Charles Rangel e Maxine Waters.

Il che ci porta alla tavola rotonda che Obama ha tenuto coi "blogger progressisti" il 27 ottobre, in cui ha tentato di difendere il proprio programma di stimolo, riscrivendo la storia. Se ne è uscito con l’affermazione ridicola che "non abbiamo fatto, credo, quello che fece Roosevelt, che era essenzialmente aspettare sei mesi fino a quando le cose andassero così male che sarebbe stato più facile venderlo politicamente, perché abbiamo pensato che sarebbe stato irresponsabile. Dovevamo agire rapidamente". La sua dichiarazione è ancora più assurda se si considera che Roosevelt è famoso, al contrario, per aver imposto una riforma nei primi 100 giorni del suo mandato.

Dato il suo stato mentale instabile, è stato deciso che il Presidente Obama userà il gobbo per i suoi discorsi ufficiali in India l’8 novembre. Sarà la prima volta che si ricorre ad un aiuto meccanico per un discorso al Parlamento indiano.

Sono molte le speculazioni su come reagirà Obama alla prevista sconfitta elettorale dei democratici alle elezioni di metà mandato del 2 novembre. Qualunque saranno i risultati, sarà difficile che il Presidente riesca a raccogliere tutta la "cacca" che ha lasciato in giro nel paese.


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